Nuovo sequestro per la palestra Virgin, Cassazione respinge ricorso difesa

La palestra è finita sotto inchiesta dallo scorso ottobre per abusi edilizi

palermo

La palestra Virgin Active di via Gioacchino Ventura a Palermo, una delle più gettonate in città, è finita nuovamente sotto sequestro. Il provvedimento scatta dopo che la Cassazione ha deciso di respingere uno dei ricorsi della difesa dichiarandolo inammissibile. I sigilli saranno applicati entro questa settimana dagli agenti della Polizia Municipale non appena riceveranno dalla procura il nuovo dispositivo. La palestra è finita sotto inchiesta per abusi edilizi dall’ottobre del 2020.

La difesa di Filippo Basile, titolare della “Euro Real Estate Spa” proprietaria dell’edificio, rappresentata dall’avvocato Sergio Monaco aveva presentato due ricorsi. Il primo sull’aumento del carico urbanistico che la suprema corte ha sottolineato non rientrare nelle competenze dei proprietari della palestra, dove sarebbero stati eseguiti abusi edilizi.

L’altro ricorso, questa volta accolto dalla Cassazione, riguarda le motivazioni del sequestro, ossia ottenere un permesso per realizzare le opere nel palazzo. Secondo i proprietari dello stabile era sufficiente la dichiarazione di inizio lavori considerando che si trattava di semplice ristrutturazione. La Cassazione ha disposto l’annullamento con rinvio del provvedimento; quindi bisognerà attendere adesso il Riesame che si pronuncerà.

Nell’indagine sono coinvolti per abuso edilizio, oltre Filippo Basile, anche Antonino La Duca, il progettista e direttore dei lavori e Tommaso Castagna, il titolare della società che ha gestito il cantiere. Invece per abusi d’ufficio gli indagati sono: l’ex dirigente dello Sportello Unico delle attività produttive Giuseppe Monteleone e le due persone che hanno istruito la pratica, Antonino Zanca e Sergio Marinaro.