Ohana, presentato il nuovo bianco da uve Grillo di Maenza Vini
Ohana, da uve Grillo in purezza, è la nuova etichetta nata in casa Maenza, vino bianco che riflette in pieno uno dei valori fondamentali dell’azienda camporealese: la famiglia.
OHANA, GRILLO IN PUREZZA
Il nuovo bianco dell’azienda è frutto del lavoro portato avanti dalla famiglia Maenza che si fonda sulla qualità in vigna. Dal colore giallo paglierino vivace dato dalla fermentazione sulle fecce per dodici ore, i sensi regalano un vino piacevole, le cui note agrumate e tropicali donano un sorso fresco, equilibrato e persistente. Ohana è il punto di incontro tra territorio e qualità, ma soprattutto tra la famiglia e il vino.
I VALORI DELLA FAMIGLIA
“Ohana, il nuovo Grillo della nostra azienda, racchiude in sé tutti i valori della mia famiglia. Abbiamo puntato sul Grillo, vitigno autoctono siciliano, per rimarcare lo stretto legame della nostra famiglia con il territorio in cui l’azienda ha sede. Il nome Ohana è un chiaro richiamo al termine di origine hawaiana, oggi largamente utilizzato nella cultura popolare, che enfatizza l’idea che la famiglia è un concetto unico, dove la cooperazione e il supporto l’uno con l’altro sono necessari. Lo stesso valore che ci hanno tramandato i nostri genitori quando hanno deciso di mettere in piedi l’azienda di famiglia, dandoci un’opportunità per il nostro futuro” racconta Calogero Maenza, responsabile marketing dell’azienda.
LA STORIA
La storia di Maenza Vini è quindi strettamente legata al valore della famiglia. Infatti, nel 1996, Francesco e Francesca Maenza trasformarono l’attività di famiglia in azienda vitivinicola, spinti dal sogno di produrre una linea di vini con le proprie uve. Con il passare del tempo, iniziarono a coinvolgere direttamente nella gestione aziendale, i tre figli, ancora adolescenti, Calogero, Giacomo e Beatrice. I tre fratelli iniziano a muovere i primi passi, sempre sotto la supervisione dei genitori, reimpiantando i vigneti nei terreni di proprietà della famiglia a Camporeale.
UN APPROCCIO CONSAPEVOLE
Un percorso lungo, fatto di sacrifici e, al contempo, di amore per le vigne, rispetto per la natura e l’ambiente circostante, nato dalla volontà dei genitori di voler tramandare ai figli quegli stessi valori che avevano ricevuto in passato dai loro avi. La visione pioneristica di Francesco e Francesca Maenza ha portato l’azienda a seguire i dettami dell’agricoltura biologica, nel pieno rispetto del terreno e del ciclo di vita delle piante. Un approccio consapevole, pienamente condiviso dalla nuova generazione di fratelli, volto a preservare la biodiversità del suolo, accompagnando delicatamente la vite in ogni sua fase di sviluppo.
IL VINO E LA FAMIGLIA
In Maenza, il vino e la famiglia si intrecciano indissolubilmente, un modo per rimarcare quanto sono fondamentali questi due aspetti. Il logo aziendale rappresenta la pianta della vite, sui cui sono stilizzati le iniziali dei nomi dei componenti. Al centro, si distinguono le iniziali di Francesco e Francesca Maenza, i fondatori dell’azienda; i tralci della vite richiamano le iniziali di Calogero, Giacomo e Beatrice, la nuova generazione di viticoltori che punta all’innovazione.
Oltre a Ohana, Grillo in purezza, la famiglia Maenza Vini produce altre due referenze Bèa e Jacques, rispettivamente ottenuti da Catarratto e Syrah, entrambi in purezza, un inno ai nomi dei fratelli minori ossia Giacomo e Beatrice.
MAENZA VINI
Maenza Vini si trova nel comune di Camporeale, in provincia di Palermo, in un piccolo borgo incastonato tra le colline dell’Alto Belìce. In questo territorio, da sempre vocato all’agricoltura e alla viticoltura, il paesaggio si connota per le ricche distese di vigneti. È proprio grazie all’interazione tra diversi fattori come il terreno, l’esposizione e il microclima, che i vini Maenza si distinguono per la loro alta qualità, riflettendo le caratteristiche del territorio. I vigneti di famiglia si estendono per circa 12 ettari, a un’altitudine compresa tra i 400 e i 600 metri s.l.m., su terreni selezionati con cura a prevalenza argillosa. Qui vengono coltivate varietà autoctone, come il Catarratto e il Grillo, e alloctone, come il Syrah, che in questa zona della Sicilia occidentale ha trovato una tipicità tutta sua, in grado di adattarsi alle condizioni pedoclimatiche di questo territorio.