“Ok boomer”: in due parole la rabbia dei giovani nei confronti delle vecchie generazioni

“Ok boomer”: così la generazione Z si sta mobilitando

ok boomer

Anche a chi ha poca dimestichezza con i social sarà capitato di imbattersi nella parola boomer. Si tratta infatti di una forma che in tempi recenti si è diffusa nell’uso dei giovani e giovanissimi per indicare in modo ironico, e spesso spregiativo, una persona più anziana che manifesta atteggiamenti e modi di pensare da questi ritenuti ormai superati.

Adesso è stata associata ad “ok”, diventando, di fatto “ok boomer”. Si tratta di un’espressione usata soprattutto da giovani e adolescenti della Generazione Z come risposta sarcastica alle critiche e alle osservazioni paternalistiche delle persone più anziane, nella maggior parte dei casi appunto della generazione dei cinquanta-sessanta-settantenni.

“OK BOOMER”: LA RISPOSTA DERISORIA ALLE AFFERMAZIONI DEI “VECCHI”

Lo slogan, nato su TikTok (la piattaforma di social media preferita dalla nuova generazione) prima di arrivare a Twitter e al parlamento della Nuova Zelanda, sta facendo impazzire le generazioni più anziane. Giovani intraprendenti, inondati di debiti studenteschi, impiegati in modo precario e con un prezzo di proprietà di una casa, hanno persino creato merce Ok Boomer (con un’adolescente che avrebbe guadagnato oltre $25.000 dalle sue vendite). Proprio come lo slogan usato negli anni ’90 “parla alla mano”, “OK boomer” è un ripudio derisorio, con un tono un po’ beffardo, come un roteare gli occhi verbale, ed è diretto da un giovane verso qualcuno più vecchio.

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ORIGINE

Secondo Know Your Meme (che è un po’ un Wikipedia dei meme) le origini della frase risalgono all’aprile del 2018… Ma è solo nel 2019 che l’utilizzo del termine ha ottenuto una diffusione planetaria. “OK boomer”, infatti, è stato reso popolare come reazione a un video su TikTok di un uomo anziano non identificato, in cui dichiarava che “i millennial e la generazione Z hanno la sindrome di Peter Pan […] non vogliono mai crescere e pensano che gli ideali utopici che hanno nella loro giovinezza si tradurranno in qualche modo in età adulta”. Il senso per così dire letterale di “Ok Boomer” è più o meno riconducibile ad un “taci vecchio” oppure ad un “ok, cog*****” ma anche si va bene, ma perché te ne tiri fuori che è anche colpa tua?“.

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LA FRASE SIMBOLO DI UNO SCONTRO GENERAZIONALE

Una frase ormai simbolo dello scontro generazionale, fra “vecchi” che hanno “distrutto” il Pianeta e giovani combattenti per la giustizia sociale dai sentimenti petalosi. Quelli che Libero chiama gretini, schiavi del politicamente corretto in un modo che invece richiede un atteggiamento meno con la testa fra le nuvole e più con i piedi per terra.

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LA RABBIA DIETRO LA FRASE

Secondo Caitlin Fisher, autrice di “The Gaslighting of the Millennial Generation”, invece, “OK boomer” non è spuntato dal nulla e per pura ironia. Piuttosto, i millennial si sarebbero fatti carico da anni di “colpe, vergogna e licenziamento dalle generazioni più anziane. I millennial hanno dovuto affrontare livelli straordinari di debiti per prestiti studenteschi solo per sentirsi dire che hanno bisogno di fare stage non pagati o mettere insieme un salario di sussistenza con un lavoro part-time, [e] quando osiamo lamentarci, i boomer ci dicono che ai loro tempi, hanno impiegato il loro tempo e dobbiamo tirarci su per i nostri bootstrap”.

Dunque, non si tratterebbe di semplici insulti. La frase “Ok Boomer” attingerebbe al crescente senso di responsabilità della generazione; che li spinge ad affrontare i timori su come i loro figli e nipoti li vedranno. Per la prima volta, i Boomer fanno i conti con come verranno ricordati. E nonostante la loro reputazione di essere materialisti, l’eredità è diventata più importante per loro del denaro. 

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