Si è conclusa con un settimo posto nella 200 stile libero l’avventura a Tokyo e di conseguenza la carriera olimpica di Federica Pellegrini. Chiude in 1’55″91 (27″29, 56″64m 1’26″46″).
“Ho sempre accettato i cambiamenti che la mia vita mi ha messo difronte – ha detto a fine gara la Pellegrini -. Sapevo che il posticipo avrebbe cambiato le carte in tavola per me, ma come per tutti. Sono contenta di quello fatto insieme al mio team in questi anni, penso sia il momento e il modo giusto perché più importante di una finale olimpica non c’è nulla. Mentre nuotato sorridevo, in questi giorni ho capito che ho dato e ho preso il più possibile da questo sport. Non c’è altro da dire. E’ il mio ultimo 200 a livello internazionale, giusto a 33 anni, è il momento migliore. Sono fiera di essere stata capitana negli ultimi mesi. Lascio una squadra mai così forte, ci sarà un bel nuoto nei prossimi anni in Italia“.
Prima di lasciare in lacrime le telecamere spazio anche alla vita privata con “l’ufficializzazione” della sua relazione con Matteo Giunta, coach dell’azzurra. “Se non ci fosse stato Matteo – ha detto al Tg1 – probabilmente avrei smesso qualche anno fa. Matteo è stato un grandissimo allenatore ed un compagno di vita speciale e spero lo sarà anche in futuro. La priorità era tenere l’immagine dell’allenatore e dell’atleta separati e siamo stati bravi molto in questo. È stata una delle persone più importanti in questo percorso sia umano che sportivo, fondamentale per me”