Omicidio Manzella a Palermo, ridotta in appello la condanna a Pietro Seggio

Il Pubblico Ministero aveva chiesto l’ergastolo per l’uomo

Manzella

La Corte di Assise di Appello II sezione di Palermo ha ridotto la condanna da 22 a 16 anni di reclusione a Pietro Seggio, il quarantaquattrenne ritenuto colpevole di aver ucciso Francesco Manzella nella notte del 17 marzo 2019 in via Costa a Palermo, nei pressi del carcere Pagliarelli. La sentenza di secondo grado, secondo quanto appreso dalla redazione di Palermo Live, è stata pronunciata nella giornata di giovedì: rigettata la richiesta di ergastolo per premeditazione presentata dal Pubblico Ministero. Accolto invece l’appello della difesa relativamente alla subordinata, ovvero la concessione delle attenuanti generiche.

Entro novanta giorni saranno rese note le motivazioni e poi la difesa si rivolgerà alla Cassazione. Seggio è difeso dall’avvocato Antonio Impellizzeri. Il presidente della seconda sezione è il dottore Angelo Pellino mentre il procuratore generale è la dottoressa Daniela Bevilacqua.

IL PROCESSO E LA CONDANNA

Pietro Seggio si trova in carcere dal 28 marzo 2019 e il 22 aprile del 2021 il Tribunale di Palermo aveva deciso di condannarlo a 22 anni di carcere. Da subito, l’uomo era stato l’indiziato dell’omicidio di Manzella, secondo l’accusa avvenuto per non pagare un debito di 700 euro. Per i giudici si era trattato di “omicidio volontario e non premeditato”.