L’Oms si oppone alla terza dose del vaccino anti-Covid, soluzione che potrebbe rivelarsi addirittura svantaggiosa nel fronteggiare la pandemia.
“Al momento i dati non indicano il bisogno di una terza dose”, ha dichiarato Soumya Swaminathan, chief scientist dell’Oms, in conferenza stampa. “Ci opponiamo fermamente alla terza dose per tutti gli adulti nei Paesi ricchi – ha proseguito – perchè non aiuterà a rallentare la pandemia. Togliendo dosi alle persone non vaccinate, i booster favoriranno l’emergere di nuove varianti”.
La priorità al momento è, dunque, incrementare le vaccinazioni nei Paesi con tassi ancora bassi. A confermarlo anche Bruce Aylward, altro esperto dell’Oms. “Ci sono abbastanza vaccini per tutti, ma non stanno andando nel posto giusto al momento giusto. Due dosi devono essere date ai più vulnerabili in tutto il mondo prima che i richiami vengano dati a chi ha completato il ciclo, e siamo ben lontani da questa situazione“.
Tali dichiarazioni sono successive all’annuncio da parte del presidente Usa Joe Biden relativaente alla somministrazione della terza dose per gli adulti a partire dal 20 settembre. Analoga misura ha annunciato qualche settimana fa il presidente francese Emmanuel Macron, che aveva espresso la volontà di procedere, a partire da settembre, alla terza dose del siero prioritariamente per le categorie più a rischio, quindi anziani e pazienti fragili.