Orlando e il Ramadan al Foro Italico: insorge il popolo dei social

Dai social, termometro delle pulsioni popolari, un coro unanime: ” Permettere l’assembramento al Foro Italico, in nome di una legittima professione di fede, è di contro paradossale se si considerano tutte le restrizioni imposte ai commercianti locali in primis.”

Le parole di pace e di fraternità dovrebbero sempre e comunque essere accolte in maniera positiva. Quanto ha detto il sindaco Orlando, presente questa mattina al Foro Italico in occasione della preghiera per la festa di fine Ramadan, non dovrebbe suscitare altro che condivisione. “Come ogni anno  la preghiera che chiude il Ramadan è anche festa nella città di PalermoMomento di preghiera ma anche di riflessione in tempi particolarmente difficili. È proprio ora, infatti, che viene messa a dura prova la nostra capacità di costruire fraternità per creare pace e sentirci figli di un unico Dio. Fraternità che, tuttavia, continua ad essere mortificata dalle morti nel Mediterraneo, dalle bombe e dal sangue che in queste ore dilaniano la Palestina. Dobbiamo lottare per difendere la vita e perseguire fraternità tra le persone ed i popoli nel solco della pace“.

ASSEMBRAMENTI A SENSO UNICO?

Ma quelli attuali sono tempi particolari, segnati da una pandemia che sta soffocando, come non accadeva dai tempi della seconda guerra mondiale, l’economia del capoluogo siciliano. Un’epoca in cui sotto la cenere covano sentimenti insidiosi quali risentimento, rabbia e disperazione. Come è noto, a fare da megafono delle pulsioni popolari sono i social. Le pagine di facebook ad esempio, quelle frequentate dagli abitanti di Palermo, trasudano indignazione.  In buona sostanza, Orlando non appare coerente con se stesso perché, a detta di tanti, userebbe due pesi e due misure. Assembramento per il Ramadan sì, sole in spiaggia a Mondello no. Peggio ancora se la questione si sposta sul mondo del lavoro, laddove, se un ristoratore fa accomodare i clienti al tavolo in zona arancione va incontro a sanzioni e chiusura del locale. Di seguito alcuni commenti postati su Facebbok.

COME UNA PENTOLA A PRESSIONE

Krysta: “E sempre aspramente commentabile in tutta la sua vergogna che mostra palesemente!! E mentre Palermo affonda,oltre a presenziare in questo circolo, manda ai cittadini la tassa della tari!Palermo tropposporca, disagiata e invecchiata!! ” Maria Luisa: “Queste regole valgono solo per noi italiani”. Genny: “La cosa importante è che chiude i mercatini e toglie il lavoro a gente onesta che vuole guadagnarsi un pezzo di pane.Mery: “Vergogna di sindaco. Laura considera questo gesto “uno schiaffo ai palermitani, una beffa. La colpa è nostra”. Vincenzo: “Ma oramai Orlando si è convertito all‘Islam a tutti gli effetti, ciascuno di noi può fare le scelte che vuole però deve essere coerente.Rosalia: “Sei vergognoso sindaco“.

Alfredo: “Non ho nulla con questo sindaco, perché non mi rispecchio in lui in quanto non l’ho mai votato, ma con tutti i palermitani che ogni qualvolta ci sono le elezioni a sindaco l’hanno votato. La città è invivibile sotto tutti i punti di vista dalle strade, ai marciapiedi, al verde non curato per non parlare dei cimiteri, però va a fare il ramadan!” Rosy: “Niente spiagge, grigliate, stazionamenti, negozi aperti, ristoranti, pub, pizzerie ect… Ma soprattutto niente FESTINO DI SANTA ROSALIA, le restrizioni valgono solo per i fessi palermitani, per tutti gli stranieri è tutto lecito? Vergognaaaa sindaco indegno!”

IL RAZZISMO NON C’ENTRA

Insomma, un vero e proprio tiro al bersaglio che vede la maggior parte di chi commenta prendere le distanze da turpi concetti quali razzismo o xenofobia, come afferma Salvatore. “I palermitani per dna sono un popolo da sempre aperto e accogliente. Lo dice la nostra storia. Ma ciò non vuol dire avere i paraocchi. Permettere da parte di Orlando l’assembramento al Foro Italico, in nome di una legittima professione di fede, è di contro paradossale se si considerano tutte le restrizioni imposte in primis ai commercianti.”

PAROLA ALLA LEGA

Infine, non fa mancare il proprio disappunto la Lega, come si evince da un post pubblicato sulla propria bacheca da Vincenzo Figuccia, deputato all’Ars e coordinatore provinciale della Lega a Palermo.