Orlando risponde alla richiesta di aiuto di mamma e figlia bloccate in Ucraina: “Le riporteremo a Palermo”
Il sindaco di Palermo si mobilita per riportare a casa la piccola Elisa e la sua famiglia
A Palermo si prega per le sorti di Elisa, la bimba di otto anni disabile e costretta in carrozzina, che si trova in queste ore a Kiev insieme alla mamma Elena Pastux. La donna, che vive da anni a Palermo, è tornata in Ucraina per per portare con sè anche la seconda figlia ma è rimasta bloccata con le due figlie a causa dell’invasione russa.
Il viaggio di rientro in Italia è tutt’altro che facile e la piccola Elisa è affetta da una grave disabilità. Madre e figlie sono riuscite a raggiungere la frontiera con la Polonia grazie all’aiuto offerto da un uomo tedesco e sua moglie. Un viaggio in auto lungo 18 ore le ha condotte a circa 100 Km dalla Polonia. Tuttavia, secondo la polizia, a causa della lunga colonna di vetture in fuga dall’Ucraina, saranno necessari altri tre giorni prima di poter superare il confine.
ORLANDO CONTATTA IL DIRETTORE DELLA FARNESINA
In queste ore la donna ha rivoluto un disperato appello al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il quale ha chiamato il consigliere d’ambasciata Nicola Minasi, direttore dell’Unità di crisi della Farnesina richiamando la sua attenzione e quella del suo staff sulla critica condizione della signora Pastux e della figlia. “Ho avuto contatti telefonici con la signora, garantendo il massimo dell’assistenza. Sono già in contatto con la Farnesina – continua Orlando – e con le ambasciate competenti. Inoltre stiamo mettendo a disposizione degli ucraini presenti a Palermo delle attività dell’amministrazione comunale per facilitare i ricongiungimenti. Oltre che per accogliere i tanti che sono vittime di quest’assurda guerra provocata dalla Russia. Ancora una volta siamo pronti ad accogliere i profughi del Mediterraneo così come quelli dell’Ucraina”.