Ospedale cervello, chiuso CRR per pazienti neuromuscolari: la protesta di pazienti, famiglie e associazioni
La protesta giunge a seguito della comunicazione dal reparto di Pneumologia del presidio ospedaliero della chiusura delle stanze del CRR (Centro di Riferimento Regionale) riservate ai pazienti neuromuscolari, per destinarle ad altri reparti
Oggi, giovedì 8 settembre, alle ore 12, presso il CRR – edificio B, secondo piano dell’Ospedale Cervello, si terrà un presidio da parte di associazioni, pazienti e caregiver per cercare di evitare ricoveri di pazienti neuromuscolari in reparti non idonei alle loro esigenze.
La protesta giunge, infatti, a seguito della comunicazione dal reparto di Pneumologia del presidio ospedaliero della chiusura delle stanze del CRR (Centro di Riferimento Regionale) riservate ai pazienti neuromuscolari, per destinarle ad altri reparti. Da qui l’inizio da parte di associazioni, pazienti e caregiver di una battaglia che possa scongiurare questo rischio.
I MOTIVI DELLA PROTESTA
La conseguenza per i pazienti neuromuscolari, bisognosi di cure urgenti e speciali, sarebbe infatti quella di essere ricoverati nel reparto di broncopneumologia di Villa Sofia. Reparto che – dicono i referenti della protesta – dopo opportuni sopralluoghi, risulta inadeguato per la degenza di pazienti che necessitano di un’assistenza mirata. I bagni dell’edificio A all’Ospedale Cervello, invece, non sarebbero a norma; quando le stanze del CRR sarebbero invece ben equipaggiate per le disabilità e funzionanti. Così almeno fino allo scorso luglio, perché poi destinate all’oncologia dall’inizio di settembre.
Solo successivamente, dopo l’adeguamento dei servizi igienici del terzo piano dell’edificio A del presidio Cervello, i pazienti potranno accedere all’UTIR (Unità di Terapia Intensiva Respiratoria) previa preventiva valutazione.
OSPEDALE CERVELLO, I PRESIDI IN CONCOMITANZA CON I RICOVERI
Uildm-sezione di Palermo, l’Associazione Italiana Glicogenosi e altre associazioni, nonché pazienti e familiari coinvolti, martedì 6 settembre si sono recati tutti presso il CCR. Qui si trovavano due pazienti in attesa di ricovero che, secondo le nuove disposizioni sarebbe dovuto avvenire non nelle stanze ad hoc del Centro, ma nel reparto sopra citato. Solo dopo estenuanti tira e molla, in via eccezionale, è stata loro consentita la degenza al CRR. Intanto si è allertato anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, ricevendo l’impegno di aver in settimana un colloquio con l’assessore alla Salute Ruggero Razza.
Per la giornata di oggi è previsto un nuovo presidio perché è in programma il ricovero di un altro paziente, tra l’altro di fuori provincia.
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