Paga per spezzare mani al figlio gay: “Non deve più fare il chirurgo”

Paga per far spezzare le mani al figlio omosessuale

ebreo

Un padre ha pagato un uomo per spiare e spezzare le mani al figlio, distruggendolo fisicamente ed anche professionalmente perché ritenuto “imbarazzante” a causa della sua omosessualità. Il padre mandante del pestaggio ha patteggiato una pena (sospesa) di due anni di reclusione senza risarcimento del danno. 

SUCCEDE NEL 21° SECOLO

“Aveva deciso di rovinargli la vita, facendogli spezzare le mani. – scrive la sindaca di Torino, Chiara Appendino sul proprio profilo Facebook. – Le mani di suo figlio, di professione chirurgo. Il “motivo”? È omosessuale. Succede nel 21° secolo. In provincia di Torino”.

L’UOMO SI E’ RIFIUTATO DI COMPIERE L’ATTO

“Fortunatamente l’uomo assoldato si è rifiutato di compiere un atto tanto crudele quanto insensato e ha confessato tutto alla vittima che, così, ha potuto sporgere denuncia. Il padre è stato condannato a due anni, ma oggi potremmo essere qui a piangere l’ennesima vittima di omo-lesbo-bi-trans-fobia che, come dimostrano le cronache quotidiane, è assolutamente presente nel nostro Paese”.

SERVE UNA LEGGE PER UN CAMBIAMENTO CULTURARE PROFONDO

“Serve al più presto una legge che aiuti un cambiamento culturale profondo. E che questo cambiamento culturale passi dalle Istituzioni, dalla scuola, dalle famiglie. Serve che la condanna verso la violenza di ogni tipo assuma una voce forte da ogni singolo cittadino. Questo odio va sconfitto il prima possibile. Senza nessuna eccezione” – conclude Appendino.

I fatti, raccontati oggi da Irene Famà su La Stampa, sono finiti davanti al tribunale di Torino.