Palermo, l’appello disperato dei tassisti: “Aiutateci o sarà un disastro”

Carmelo Cintura, rappresentante dei tassisti di Palermo: “Di questo passo, un domani, quando finirà l’emergenza sanitaria non potremo più assicurare i nostri servizi alla città”

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Nell’attuale panorama economico siciliano, tra le tante, la categoria dei tassisti sta davvero soffrendo le pene dell’inferno. Ancora una volta, a parlare a nome dei colleghi è Carmelo Cintura, rappresentante dei tassisti di Palermo.

FERMI I SETTORI ECONOMICI CONNESSI AI TASSISTI

Dal 15 febbraio 2020 abbiamo assistito giocoforza alla chiusura totale causa covid di tanti settori connessi al nostro. Da ciò ne siamo usciti con le ossa rotte. Basti pensare che all’aeroporto arrivano 6 aerei tutto il giorno, di navi da corciera neanche l’ombra e le stazioni ferroviarie vedono fortemente limitati gli spostamenti dei treni. Per non parlare dei ristoranti chiusi che fanno rima con azzeramento dei turisti. In teoria, essendo mezzo pubblico da piazza, per lo Stato noi tassisti siamo obbligati a lavorare, ma in pratica siamo completamente fermi, costituendo senza ombra di dubbio una tra le categorie in assoluto più penalizzate” .

UN PO’ DI NUMERI

Carmelo Cintura è un fiume in piena, motivo per il quale tiene a snocciolare dati. “Gli stanziamenti che arrivano a fondo perduto non hanno giovato alcunchè. Basti considerare che in un anno abbiamo percepito soltanto 3 fondi da 1000€. Ciò a fronte delle spese, sia di manutenzione dell’autovettura che del gasolio, oltre alle tasse, essendo noi delle partita iva. A tutto ciò aggiungiamo i contributi da versare. Si capisce bene che, con delle famiglie da mantenere ci troviamo in una situazione disastrosa. Ma siccome è giusto riconoscere i meriti a chi ce li ha, devo anche dire che abbiamo trovato assessori che ci hanno aiutato.”

Il riferimento di Cintura è a Leopoldo Piampiano della suap, “che ci ha aiutato al rinnovo ogni 3 anni evitandoci delle spese annuali, più l’assessore all’infrastrutture Marco Falcone, il segretario dott. Giuseppe Li Volsi, il dirigente Fulvio Bellomo. Riconoscimenti anche al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e al presidente del bilancio Savona oltre a tutta la rappresentanza dell’Ars“.

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IL RISCHIO DI DEPOSITARE LE LICENZE

Tuttavia, ancora oggi, nonostante la buona volontà della politica siciliana, la situazione dei tassisti isolani resta disastrosa. “Abbiamo mutui da pagare, tasse, macchine da riparare o da fare tagliandi, revisioni, assicurazioni. Insomma, non possiamo più resistere e saremo costretti, senza adeguati sostegni, a depositare le licenze e le macchine. Un vero guaio perchè, quando finirà l’emergenza sanitaria, un domani non potremo più assicurare i nostri servizi alla città”. Carmelo Cintura conclude con un appello accorato. “Da tassista, a nome di tutti i miei colleghi di Palermo e non solo, chiedo alle istituzioni e ai nostri rappresentanti alla Regione Siciliana di mettersi la mano sul cuore. Aiutateci o sarà un disastro. Siamo una 40 ina i taxisti di Palermo che ancora non hanno percepito il ristoro centro storico. E’ vergognoso da parte delle agenzie delle entrate sonnecchiare invece di sbracciarsi e pagare la gente prossima al disastro.