“Mercurio Festival“, la kermesse internazionale dedicata alla creazione multidisciplinare contemporanea e alle performing arts taglia il traguardo della quarta edizione.
In programma a Palermo tra il 22 settembre e il 2 ottobre, si terrà ai Cantieri Culturali della Zisa tra Spazio Franco, Spazio Tre Navate, Arci Tavola Tonda, Spazio Marceau, Cre.Zi Plus, Averna Spazio Open e Centro Internazionale di Fotografia “Letizia Battaglia”.
Undici giorni di spettacoli, performances, concerti e workshops.
Accanto a nuove realtà di punta della scena contemporanea italiana e internazionale, figurano artisti e compagnie affermate, uniti in un unico, ambizioso programma.
Protagonisti, teatro, danza, musica, performing arts, arti digitali e audiovisive senza distinzioni o categorie, per ripensare i processi creativi in un momento di grande complessità.
I prezzi dei biglietti sono molto accessibili: oltre alla possibilità di acquistare i giornalieri a soli dieci euro, il costo varia dai due ai sei euro.
Una scelta politica e culturale ben precisa, presa per consentire al pubblico di assistere a quante più performances possibili, anche nella stessa giornata.
L’obiettivo è fidelizzare e formare un nuovo pubblico, anche in considerazione delle presenze, sempre notevoli, delle passate edizioni.
Il “Mercurio Festival”, prodotto dallo Spazio Franco e dall’associazione “Altro” ha ricevuto il riconoscimento quale Festival Multidisciplinare del
L’edizione del 2022 è veramente speciale, perché all’insegna della crescita e della trasformazione.
Il titolo scelto, “This is a present for you”, racconta la volontà di mettere al centro il presente, sotto il profilo dell’attenzione rivolta ai temi e ai linguaggi contemporanei.
Ma indica anche il preciso riferimento alla dinamica propria del “Mercurio Festival”, che vede gli artisti, provenienti da tutto il mondo, protagonisti della scena a trecentosessanta gradi.
C’è di più in realtà.
Il “Mercurio Festival”, infatti, vede la messa in atto di un approccio curatoriale che pone al centro i percorsi artistici, l’intreccio e lo scambio di processi.
Non solo culturali, però: anche politici e sociali, e ciò determina una vasta rete di collaborazioni e sinergie.
La novità più interessante della sesta edizione è la presenza di un “narratore” della rassegna, scelto tra i giornalisti e i critici del settore, che racconterà lo svolgimento del “Mercurio Festival”.
Tra interviste, recensioni e contributi, sarà Tiziana Bonsignore per “Teatro e Critica” a svolgere il compito, delicato e appassionante al contempo, che vuole andare oltre la visione degli spettacoli in programma.
L’obiettivo è narrare anche le dinamiche, invisibili al pubblico, che animano gli spettacoli, con l’idea che il ruolo possa passare di anno in anno da un giornalista ad un altro.
E seguire così lo stesso meccanismo del passaggio di consegne già sperimentato nella direzione artistica di “Mercurio Festival”.
La reinvenzione dei formati espressivi, la critica politica della società contemporanea, la rappresentazione di storie in grado di ridefinire lo sguardo sull’altro, l’universo queer.
Sono queste le tematiche che caratterizzano l’identità di “Mercurio Festival”.
E ne guidano la programmazione in una serie di riverberi fra le tracce lasciate in questi anni e la delineazione di nuove direzioni del futuro.
Il tradizionale impianto multidisciplinare e la particolare direzione artistica plurale e partecipata dagli artisti dell’edizione precedente portano la firma di Giuseppe Provinzano.
Una dinamica originale mantenuta ma ripensata in una dimensione ancora più internazionale, regalando al festival la presenza di artisti e compagnie provenienti da tutto il mondo, anche oltre i confini europei.
Anche quest’anno, infatti, gli artisti sono stati invitati dai colleghi protagonisti della scorsa edizione, secondo il modello sperimentale del passaggio di testimone ad un altro artista, sublimando la propria partecipazione e il proprio percorso in quello di un collega.
Stima, affezione e riconoscimento sono gli elementi di una scelta che “provoca” i classici meccanismi di selezione.
“In Italia – spiega Giuseppe Provinzani – ci sono più direttori che direzioni ma se la direzione artistica di un festival è chiara, anche nella sua multi-espressività, allora è possibile scegliere gli artisti anche in diciotto”.
“Ogni artista – precisa – esce dalla sua comfort zone per aprirsi all’altro e dare il proprio contributo”.
“Di certo, un nuovo modello di direzione partecipata non facile – ammette – ma funziona e innesca meccanismi sempre imprevedibili”.
Un parterre ricchissimo, che conferma il ruolo del “Mercurio Festival” di palcoscenico per eccellenza del Sud Italia dedicato alla sperimentazione multidisciplinare.
Gli ospiti internazionali sono il fiore all’occhiello della nuova edizione.
Dall’attore, regista teatrale e drammaturgo argentino César Brie, tra i più illustri pedagoghi del teatro contemporaneo, al Leone d’oro per la danza Alessandro Sciarroni, dai premi Ubu Chiara Bersani e Giorgina Pi, all’attrice e regista e attivista LGBT brasiliana Renata Carvalho: sono solo alcuni tra i nomi di un programma molto articolato.
Senza dimenticare la performance, tra teatro e installazione, del duo argentino Los Picoletos, la danza tra tradizione berbera e arte digitale dei marocchini Col J’am, passando per il teatro visuale di UnterWasser e il live cinema di Mattia Costa.
E poi c’è la musica, con l’elettroacustica del duo di chitarristi Stefano Pilia e Alessandra Novaga, il “barocco elettronico” di Elena Rivoltini, la club culture di Katatonic Silentio con la danzatrice Olimpia Fortuni, e l’acclamato collettivo di producers e dj Ivreatronic.
Sensibilità diverse, accomunate dallo sguardo rivolto alla creazione come terreno e nutrimento della trasformazione, oggi non più soltanto auspicabile ma necessaria.
“Mercurio Festival” prende il via giovedì 22 settembre.
I primi due spettacoli, in anteprima nazionale regionale, testimoniano l’esigenza di ripensare formati, pratiche e linguaggi, e sono un esempio delle tante produzioni nate dall’incubatore creativo di Spazio Franco dove, alle 21:00, è in programma “Petra“.
L’attore, regista e autore Mauro Lamantia incontrerà il musicista e performer anglo -italiano Sergio Beercock, in prima assoluta al “Mercurio Festival”.
Un viaggio più o meno immaginario attraverso i desideri di una figura deforme, “u malucumminatu”, simbolo di un luogo, di un modo di stare al mondo e di un’inquietudine, eredità che proviene da un posto isolato nel centro della Sicilia.
Nella stessa serata “Prometeo?” dell’
Un lavoro sulla scelta e sulla solitudine in cui ci si trova al momento di compierla, che propone una doppia lettura, tragica e comica di un eroe, mostrandone anche il suo lato più fragile.