Palermo, docenti ADMM esclusi da supplenze: “Problema compilazione domanda”
Nonostante l’alta posizione in graduatoria, diversi docenti di sostegno non hanno avuto l’incarico che si aspettavano. Le ragioni potrebbero essere legate all’informatizzazione delle assegnazioni mediante il programma ministeriale INS
Studenti e studentesse non hanno ancora varcato la soglia delle aule, ma i docenti hanno già risposto all’appello della scuola italiana. Una risposta che alcuni avrebbero voluto dare a gran voce, ma che purtroppo si è arenata nell’amara constatazione di un incarico non arrivato.
E’ quanto accaduto, in particolare, ad alcuni insegnanti della graduatoria ADMM di prima fascia della provincia di Palermo; un gruppo di docenti che, dalla notte tra il 3 e il 4 settembre, si scontra con uno scenario contro ogni previsione. Nonostante l’alta posizione in graduatoria, infatti, il loro nome non è apparso tra le assegnazioni alle sedi disponibili per le supplenze annuali, al termine delle lezioni o magari per qualche spezzone.
Una situazione inaspettata
Una situazione paradossale e inaspettata. “A noi sarebbe dovuta toccare la primissima scelta, o comunque una delle primissime, tra quelle presentate nella domanda -, spiega a Palermo Live uno degli insegnanti, Marco Maggiore -. Ci ritroviamo infatti tutti in una posizione che oscilla dal numero 104 al 120, ma i colleghi che si trovano in una posizione superiore sono stati assunti, con una procedura diversa, a tempo indeterminato”.
“L’anomalia è troppo grande per poterla imputare ad un errore umano compiuto da noi – aggiunge l’insegnante -. Ora ci interessa, fondamentalmente, che ci vengano fornite delle risposte e che ci venga riconosciuto il diritto al lavoro”.
Docenti in sospeso
Ad acuire la tragica constatazione, la pubblicazione delle assegnazioni con qualche giorno di ritardo, giusto nella notte tra venerdì e sabato; un arco temporale in cui ottenere risposte dagli uffici competenti non è affatto facile. Da ieri, quindi, ha avuto inizio la battaglia, che vede attualmente questo gruppo di lavoratori in una sorta di limbo.
“Le prime risposte che abbiamo avuto dal Provveditorato – racconta una docente – sono che l’algoritmo non può sbagliare, che dovranno controllare le domande per cui sono state avanzate delle segnalazioni di errore e verificare se, in realtà, l’errore non sia stato del docente o se ci sono state delle altre problematiche. In tutto questo, alcuni ambiti territoriali hanno bloccato temporaneamente la procedura, Palermo no, non si esprime. Ha comunque mandato a prendere servizio lunedì mattina circa 700 persone, tante delle quali non avrebbero magari diritto, perché molti non hanno nemmeno il titolo di specializzazione”.
Cisl Scuola: “Si rifacciano le operazioni”
“Sabato mattina abbiamo visto tante anomalie e per questo abbiamo chiesto il rifacimento delle operazioni”, ha dichiarato Vito Cassata, Segretario Generale CislScuola PA-TP, raggiunto telefonicamente da Palermo Live. “Con telefonate informali ci dicono che esamineranno soltanto i reclami che sono stati fatti. Ci sono tante problematiche all’interno di quella situazione: problemi di organico, tanti posti sono stati messi in più, due docenti che sono andate nello stesso posto, e poi il problema più grave, quello degli ADMM”.
“L’algoritmo ministeriale, secondo noi, non ha funzionato per quello che doveva – prosegue Cassata -; perciò, anche se c’è stato un impegno da parte dei funzionari dell’ambito provinciale di Palermo, il risultato è stato non buono. Siamo stati invitati dall’amministrazione ad andare a controllare i vari reclami che abbiamo fatto con gli scritti che ci hanno mandato con una mail dedicata ai vari reclami e domani andremo all’ambito provinciale per sostenere la nostra tesi e i nostri lavoratori“.
Il Provveditorato: “Saltate solo poche posizioni”
A rassicurare sul corretto funzionamento dell’algoritmo del programma ministeriale INS (Informatizzazione Nomine Supplenti) è proprio il vice provveditore Pietro Velardi. “Il programma gestisce con procedura informatizzata l’elaborazione delle supplenze sulla base delle domande presentate dai docenti e i posti disponibili. Il programma rispetta le precedenze, le riserve e tutto, lo abbiamo già verificato”, spiega a Palermo Live.
“Le posizione dei docenti dalle GPS (graduatorie provinciali) e dalle GaE (graduatorie a esaurimento) sono state trasferite su questa piattaforma. E’ andato tutto bene, ma ci siamo accorti che in limitate posizioni, parliamo nell’ottica di sei/sette docenti, pur trovandosi in posizione in prima fascia non sono risultati presenti in platea, ossia nell’area informatizzata dove vengono raccolte le istanze dei docenti per le supplenze”.
“In sostanza sono saltate sei/otto posizioni – rassicura Velardi -, ma le stiamo verificando una a una. Per questi docenti provvederemo ad assegnare la sede che gli spettava, su questo non ci piove. Nel frattempo stiamo facendo l’esame di tanti reclami che sono pervenuti, ma di fatto tutti i reclami che stiamo esaminando sono infondati“.
La compilazione della domanda
Il fulcro della questione starebbe nella compilazione delle domande. “Ci siamo resi conti che il sistema, per come è programmato, assegna la supplenza sulla base di come vengono compilate le domande. Se un docente ha, per esempio, espresso come prima preferenza la supplenza annuale, il sistema non gli assegna quella temporanea o lo spezzone. Se non trova dunque l’annuale in quella sede, andrà avanti. I casi che stiamo riscontrando sono questi. In alcuni casi, i nominati sono dei riservisti, che per ragioni di privacy non vengono evidenziati. I docenti magari non capiscono come mai viene nominato uno che è in fondo alla graduatoria, ma viene pescato in quanto riservista”.
Insomma, la modalità di espressione della preferenza avrebbe fatto sì che alcuni docenti restassero esclusi dall’assegnazione delle supplenze. “Se loro non erano ben consapevoli che, dando questo tipo di indicazione, il sistema avrebbe agito in un certo modo, è chiaro che si sono sentiti penalizzati. Però stiamo davvero vedendo che è stato un problema di compilazione della domanda”. Per i casi in cui le posizioni non sono state invece correttamene riportate, si sta provvedendo. “Abbiamo fatto oltre tremila supplenze e stiamo assicurando l’avvio dell’anno scolastico in maniera ordinata. I casi da rettificare sono pochissimi”, conclude il vice provveditore.