Violenza contro le donne, Palermo dice di no: “Città sensibile sul tema”

Sono diverse le iniziative sul territorio portate avanti dal Laboratorio Una Donna, che ha attivato uno sportello d’ascolto in via dei Cantieri, dove oggi si è tenuta una conferenza stampa sul tema della violenza contro le donne. Inaugurata anche una panchina rossa davanti al carcere Ucciardone.

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La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne non è certamente l’unica occasione in cui questo tema necessita di essere affrontato, anzi. La ricorrenza, tuttavia, fa sì che le orecchie dell’opinione pubblica siano più sensibili e fornisce spunto per conoscenze e informazioni sul tema che possono davvero salvare delle vite, nonché contribuire al cambiamento culturale necessario perché certi fenomeni siano debellati.

Oggi Palermo dice di no alla violenza sulle donne e lo fa insieme al Laboratorio Una Donna, presieduto da Maricetta Tirrito. Per l’occasione, si è tenuta una conferenza stampa in via dei Cantieri 3, nella sede cittadina del nuovo sportello d’ascolto inaugurato tre mesi fa per tutelare le donne vittime di violenza. Una simbolica panchina rossa è stata inoltre inaugurata davanti al carcere Ucciardone.

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Un lavoro costante

“Per noi è una giornata particolare. Non voglio dire eccezionale perché lavoriamo in questo campo tutto l’anno con estrema passione, ma oggi è l’occasione nella quale ci si può fare sentire da tutti, perché le orecchie di ogni persona sono attente, tutte le tv ne parlano e gli angoli delle città sono pieni di scarpette rosse”. Così ha dichiarato a Palermo Live, in onda su Radio Mia, Maricetta Tirrito.

“Oggi vogliamo spiegare cos’è per noi questa giornata con un motto che stiamo portando avanti da Milano a Palermo: “Il reddito di libertà è una conquista di civiltà”. Pensiamo che supportare le donne vittime di violenza a 360 gradi, soprattutto sotto l’aspetto economico, è una svolta epocale della quale dobbiamo approfittare, ma che dev’essere soltanto un primo scalino in una luna scala di diritti”.

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Il reddito di libertà

Il reddito di libertà è il contributo destinato alle donne vittime di violenza seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali. Si tratta di una misura chiaramente finalizzata a sostenere l’autonomia di tali donne, mediante un contributo economico; la misura massima prevista è di 400 euro mensili pro capite, concessi in un’unica soluzione per massimo 12 mesi.

“E’ un’innovazione proprio di quest’ultimo mese di ottobre – spiega Maricetta Tirrito -. In realtà, quando abbiamo fatto la richiesta di pensare a un reddito di libertà, non pensavamo a questo, ma a qualcosa di più sostanzioso che desse totale indipendenza alle donne, che pensasse in particolare ai figli o che fosse un bonus alternativo per un datore di lavoro che le reinserisse socialmente ed economicamente nella società. Ma questo è un primo passo, non ci fermeremo; chiederemo altre modifiche ma cominciamo ad ottenerlo”.

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Lotta alla violenza contro le donne: “Palermo città sensibile”

Il Laboratorio Una Donna sta portando avanti diverse iniziative sul territorio. “In Sicilia, in particolare a Palermo, è partito da qualche mese un progetto bellissimo proprio con una nuova aggregazione sociale, Progetto per la Sicilia. Insieme stiamo portando avanti una serie di iniziative che toccano tantissimi ambiti della vita di una donna, dai figli, il sostegno a chi è madre, fino alle silver cohousing. Ci sono una serie di attività lavorative e strutturali, socialmente parlando, che devono sostenere le donne a 360 gradi, ancora prima della denuncia, in un percorso di comunione e solidarietà che le porti poi a riprendere la loro vita in mano”.

Insomma, un’attività costante con l’obiettivo di raggiungere sempre maggiori risultati in un percorso ancora lungo, ma che ha già alle spalle sudate vittorie. “Mettendo piede fuori dall’aereo – conclude Tirrito – mi sono trovata davanti un banco enorme pieno di girasoli rossi e di scarpette rosse. Palermo è una città innovativa, una città attenta e sensibile anche da questo punto di vista”.

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