L’idea di fare dei centri commerciali degli hub vaccinali sembrò vincente fin dall’inizio. Ampiezza di spazi interni e adeguata dotazione di parcheggi i punti forti di quelli che, a Palermo come altrove, in breve tempo sono divenuti meta preferita della gente per sottoporsi ai vaccini anti Covid-19. Era all’incirca la metà di maggio di quest’anno, quando, in proposito, Daniela Faraoni, manager dell’ Asp 6 di Palermo, raccontava gli sforzi che si stavano facendo per vaccinare il maggior numero di persone in Sicilia. Sotto quest’ottica, la disponibilità del centro commerciale La Torre – ubicato tra i quartieri Borgo Nuovo e San Giovanni Apostolo di Palermo – e del Poseidon di Carini, venne vista come arma ulteriore per la guerra contro il virus.
Contesti ideali, che prevedono, dopo l’iniezione di rito, la possibilità di un immediato svago volto a mettersi alle spalle, almeno per un po’, il pensiero opprimente della pandemia. Raggiunto telefonicamente dal nostro giornale, a tessere le lodi dell’hub allestito presso il centro La Torre è il responsabile Francesco Cascio, dirigente medico dell’Asp di Palermo.
“Tra interni climatizzati, facilità di parcheggio e, perché no, possibilità di distrarsi tra le vetrine dei negozi, la gente viene ben volentieri a vaccinarsi qui – afferma Cascio. Quando ci si vaccina nel contesto di una temperatura di 40 gradi, la crisi vagale è dietro l’angolo, mentre in condizioni ideali a essere inibiti sono gli stessi effetti avversi dell’inoculazione. A tal proposito, con il piano vaccinale che in Sicilia, dati alla mano, ha claudicato un tantino nel corso della stagione estiva, i numeri fatti registrare il giorno dopo Ferragosto dall’hub vaccinale La Torre sono stati davvero incoraggianti. Giorno 16 ha rappresentato per Palermo un’inversione di tendenza, con il nostro centro primo in Sicilia per numero di vaccinati, ben 530“.
Una scelta, quella degli hub vaccinali che “definisco geniale – tiene a precisare il responsabile Francesco Cascio -, voluta dal direttore generale dell’Asp di Palermo, la dottoressa Faraoni. Un’opzione che ha consentito a migliaia e migliaia di palermitani di vaccinarsi in condizioni logistiche davvero ideali tra un acquisto e un altro. Tra l’altro siamo qui in comodato gratuito senza aggravio di costi per la pubblica amministrazione. Insomma, un’intuizione straordinaria che sta dando i frutti auspicati e anche di più, visto che, tarati per 600 vaccini, nei periodi buoni siamo arrivati a farne anche mille al giorno. E’ altresì giusto ricordare che non abbiamo medici a prestazioni aggiuntive. Tutti i nostri medici sono, o medici di base o medici delle agenzie di lavoro interinale, pagati dalla Protezione Civile Nazionale“.
A spiegarci nello specifico l’organizzazione dell’hub vaccinale del cc La Torre è il direttore Salvatore Bozzotta. “Abbiamo registrato 530 somministrazione di vaccini giorno 16 dopo Ferragosto. Un vero successo a livello regionale, frutto di serietà e impegno nel lavoro. Un successo che, è giusto ricordare, bisogna rapportare alla dotazione attuale dell’organico, ovvero 6 postazioni di anamnesi e 4 di somministrazioni infermieristica. Contiamo poi 5 amministrativi la mattina e 5 il pomeriggio che garantiscono la parte burocratica della macchina vaccinale. Infine il supporto da parte dei ragazzi della Dussmann che ci danno una mano nella gestione anche nei confronti dell’utenza esterna”.
“Ciò che abbiamo saputo creare è un sistema a filtri che non solo facilita l’ingresso dell’utenza ma anche il lavoro dell’equipe dell’hub vaccinale. Ciò in quanto la gente arriva già con moduli compilati agevolando il colloquio con il medico quindi facilitandone l’anamnesi. Dopo aver fatto il vaccino si passa alla certificazione vaccinale, alle pratiche ammnistrative e infine si osservano i 15 minuti di attesa per sicurezza prima di uscire. Il tutto -conclude Salvatore Bozzotta- con percorso obbligato, ben organizzato e pulito.”