Palermo, l’Italia vince l’Europeo: ordinanza anti-assembramento fa cilecca

Al triplice fischio dell’arbitro Kuipers, il tifo azzurro si è riversato in strada ovunque. Flop anche dell’ordinanza del sindaco Orlando.

Palermo Italia festeggiamenti

Come già accaduto anche in precedenza, la passione per il calcio travalica le barriere e muove migliaia, anzi milioni di tifosi. Quando a scendere in campo è poi la nazionale italiana, per giunta in una finale dell’Europeo, il gioco è fatto. Al triplice fischio dell’arbitro Kuipers in quel di Wembley, i supporters azzurri sono scesi in strada a festeggiare la nostra rappresentativa calcistica dopo la conquista del secondo titolo continentale. Palermo non ha di certo fatto eccezione, con i sostenitori italiani che hanno riempito le strade del centro fino a tarda notte.

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Non poteva essere altrimenti, lo si sapeva. Ma è chiaro che ciò comporta il certificare il fatto che, di fronte allo sport più seguito al mondo, le ordinanze anti-covid vacillano, anzi crollano del tutto. Il capoluogo siciliano non si è distinto in tal senso, con l’atto del sindaco Orlando che, in numerosi casi, non ha avuto il successo sperato. Il piano messo in campo dal primo cittadino aveva un obiettivo di buonsenso, ovvero cercare di far rispettare le regole e limitare gli assembramenti. Era stato previsto inoltre un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine, atto a prevenire il più possibile il crearsi di assembramenti. Le zone maggiormente interessate sono state, comprensibilmente, quella che va dal Politeama al Teatro Massimo e dalla Magione a Piazza Sant’Anna.

Abbiate cura della vostra salute“, ha dichiarato proprio Orlando presentando la sua strategia, chiedendo alla cittadinanza uno sforzo per limitarsi. Ma ideali nobili si sono scontrati con una realtà che parla di un immenso afflusso di gente in tutta Italia. Di certo è andata meglio rispetto all’Inghilterra, dove già nel primo pomeriggio si sono registrati tafferugli, con migliaia di persone ubriache ed assembrate in ogni angolo di strada. Nonostante l’utilizzo della mascherina e il distanziamento siano andati a farsi benedire, i tifosi italiani hanno festeggiato con giudizio, divertendosi dopo la conquista di un titolo che mancava da oltre 53 anni. Era il 1968, in panchina il CT era Valcareggi e il covid non era nemmeno nei più torbidi pensieri degli italiani. Solo una cosa è rimasta immutata da allora: la passione per il calcio e per i colori azzurri.