Palermo, manta da 450 kg issata sul molo della cala

La carcassa dell’esemplare marino è stata trasportata all’istituto zooprofilattico di Palermo

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E’ servito l’intervento dei Vigili del fuoco, in seguito ad una segnalazione, per issare sulla terraferma la carcassa di un’enorme manta dal peso di 450 chilogrammi. Il pesce cartilagineo di grandi dimensioni era rimasto imprigionato nei fondali del porticciolo palermitano e per recuperarlo, ormai morto, è stato necessario utilizzare una gru.

Appare difficile che l’animale si sia avvicinato da solo così vicino alla terraferma. E’ probabile che l’enorme pesce sia stato trasportato nell’insenatura dalla rete di un’imbarcazione di pescatori.

La carcassa dell’esemplare marino si trova adesso all’istituto zooprofilattico di Palermo.

LA MANTA – ZOOLOGIA

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La Manta è un genere di pesci cartilaginei appartenenti alla famiglia Myliobatidae. Sono i giganti della famiglia, raggiungendo dimensioni imponenti, fino a 6,7 metri di larghezza ed arrivando a pesare più di una tonnellata. Il corpo è costituito da un disco piatto di forma romboidale ampio circa il doppio della sua lunghezza, con gli apici laterali appuntiti verso le estremità.

Il capo è largo quasi un terzo dell’ampiezza del disco, e presenta all’estremità anteriore una bocca molto ampia, particolare che le differenzia dal genere affine Mobula, con ai lati due peculiari appendici chiamate pinne cefaliche. Gli occhi sono posti subito dietro, ai lati del capo. Sul ventre si aprono bilateralmente le cinque fessure branchiali, ampie e munite di un filtro per trattenere il plancton. Posteriormente al corpo si diparte una sottile appendice caudale che supera di poco in lunghezza il corpo, sormontata alla base da una minuscola pinna dorsale. Non posseggono aculei veleniferi, anche se nel caso di M. birostris, è rilevabile un abbozzo. La pelle presenta piccoli denticoli dermici di forma radiale.