Palermo, niente più bare ai Rotoli ma è emergenza sul fronte sicurezza: il 2024 presenta già le sue sfide

Il 2023 passerà alla storia come l’anno in cui le bare accatastate al cimitero dei Rotoli sono scomparse. Un bel traguardo per l’amministrazione Lagalla che è riuscita a curare una delle ferite che più hanno mortificato l’anima di Palermo e la sensibilità dei suoi abitanti. Mentre la viabilità sul ponte Corleone, almeno in direzione Catania, riprende scorrevolmente e via Papireto dice addio all’annoso cantiere, non mancano le preoccupazioni e le sfide per il nuovo anno che sta per arrivare.

Il 2023 si chiude infatti nel segno di un’emergenza, quella della sicurezza soprattutto nel centro storico. Le settimane appena trascorse hanno tracciato un triste crescendo: la rissa in via Isidoro La Lumia, con tanto di colpi sparati per aria, il maxi tamponamento in via Gaetano Daita, i disordini davanti alla discoteca Notr3 di via Pasquale Calvi e infine l’uccisione del giovane Rosolino Celesia nella stessa via. Una scia di fatti che si sono verificati nel giro di pochi giorni e sul cui eventuale collegamento gli inquirenti stanno portando avanti le verifiche del caso. Ciò che è certo, però, è che non si tratta che di alcuni esempi – i più recenti – e che da tempo i residenti e i commercianti del centro storico chiedono maggiori controlli, vista anche la frequenza con cui avvengono rapine, furti d’auto e furti “con spaccata”. 

Palermo, regolamento sulla movida in arrivo

L’ultimo Consiglio comunale dell’anno non poteva, dunque, non concentrarsi sul tema. “Si è detto che il ritardo nell’approvazione del regolamento comunale sulla movida abbia influito sugli ultimi fatti criminali a Palermo. Ma questa, più che una bugia è un’idiozia”, ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla che ha altresì sottolineato la priorità di norme che regolino la movida cittadina.

“Questo non significa – ha infatti aggiunto – che il regolamento che disciplinerà la movida non sia una priorità, ma riteniamo che la normativa debba avere una condivisione con le altre istituzioni. Per questo il testo è stato inviato, nei giorni scorsi, al questore, al prefetto, alle forze dell’ordine e al comandante della polizia municipale. Il controllo del territorio deve essere condiviso. Stiamo aspettando le loro osservazioni prima di arrivare all’approvazione in Aula”.

Postazioni di videosorveglianza in aumento

“Cerchiamo di separare la mala movida dalla delinquenza”, ha tuttavia sottolineato il primo cittadino. Dal 15 gennaio entrerà intanto a regime la control room nella nuova sede comando di Polizia municipale, in via Ugo la Malfa. Le postazioni di videosorveglianza passeranno da 800 a oltre 2.000 “permettendo un maggiore controllo del territorio anche in funzione di interventi contro l’abbandono illecito dei rifiuti per strada e gli incendi”. Si tratta di altri due tasti dolenti di cui quest’anno Palermo ha toccato con mano gli effetti in maniera particolarmente evidente e purtroppo devastante. Basti pensare, per fare l’esempio più eclatante, a quanto accaduto nei giorni del 24-25 luglio scorsi, quando la città si è ritrovata stretta in una devastante morsa di fuoco, complici le altissime temperature. Secondo la relazione stilata dal tecnico della Protezione civile incaricato dal Comune di Palermo, i danni tra beni pubblici e privati distrutti o danneggiati ammonterebbero ad oltre 18 milioni di euro. Una cifra che si teme possa aumentare, dal momento che si tratta di una stima approssimativa. Perdite che hanno investito anche il patrimonio artistico cittadino con la chiesa di san Benedetto il Moro in fiamme, per non parlare dell’allarme diossina a Bellolampo e dei black-out che hanno investito diverse zone della città.

Palermo, partecipate e scioperi

È di qualche settimana fa la notizia dell’approvazione in Consiglio Comunale del Bilancio consolidato 2022. Ultima tappa di una lunga serie di delibere approvate in tema finanziario, il provvedimento di fatto ha sbloccato le assunzioni di nuovi funzionari e non solo. “Con l’approvazione in Consiglio comunale del Bilancio consolidato 2022 si chiude il cerchio di un lavoro intenso e senza sosta che questa amministrazione in un anno e mezzo ha portato avanti per rimettere in ordine i conti del Comune, senza Bilanci da oltre tre anni”, ha commentato con entusiasmo il primo cittadino. “Adesso abbiamo un nuovo strumento per programmare, gestire e controllare l’attività svolta dall’Ente e dalle sue aziende partecipate. Inoltre, il Bilancio consolidato sblocca nuove assunzioni di funzionari e altre procedure di stabilizzazione del personale”. 

Un aspetto che conduce a un altro tema “caldo” del 2023 che si riproporrà chiaramente anche nel nuovo anno. Stiamo parlando della gestione delle partecipate, che quest’anno sono spesso state sul piede di guerra. Amat ha già proclamato uno sciopero  per l’8 gennaio a seguito del mancato accordo sul contratto aziendale, mentre i sindacati di Amg Energia e Sispi hanno da poco sospeso lo stato di agitazione. In particolare, l’assessore Antonella Tirrito, con delega all’Innovazione digitale e ai rapporti con Sispi, incontrerà i sindacalisti subito dopo la fine delle festività, l’8 gennaio.  

Consiglio comunale tra rimpasti e cambi di casacca

Sicurezza, rifiuti, partecipate, viabilità, opere da iniziare o terminare, cantieri. Sono diversi gli aspetti di cui l’Amministrazione dovrà occuparsi nell’anno a venire. A ciò si sommano, infine, le dinamiche dal punto di vista squisitamente politico. Il “salto” del capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Milazzo, diventato virale sui social e oggetto di ironie, critiche o rivendicazioni, è rappresentazione plastica di tensioni in Aula tra rimpasti, uscite di scena e cambiamenti in giunta. Ultimo atto il discusso ingresso di Fabrizio Ferrandelli e Leonardo Canto tra le fila della compagine della lista civica Lavoriamo Per Palermo.

 

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Gina Lo Piparo