La polizia ha eseguito un “Fermo di Indiziato di delitto” nei confronti di un 22enne egiziano senza fissa dimora, Battash Ibrahim Ahmed Diab Mansour, presunto responsabile di innumerevoli rapine a Palermo.
Nel giro di soli quattro giorni diverse persone sarebbero divenute sue vittime nel centro cittadino: due turiste straniere, una giornalista, un pensionato, un agente di commercio, un dentista, una casalinga. E l’elenco potrebbe continuare. Nonostante la giovane età, il ragazzo ha numerosissimi precedenti di polizia. E’ risultato, inoltre, irregolare sul territorio dello Stato in ragione di una domanda di protezione internazionale rigettata lo scorso agosto.
L’operazione di polizia giudiziaria, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, è stata condotta in soli quattro giorni dalla Squadra Mobile. Ad occuparsene, in particolare, la Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” – Falchi.
Prezioso contributo hanno dato i filmati acquisiti in occasione delle rapine e le descrizioni somatiche fornite dalle vittime. A ciò si aggiunge il modus operandi del presunto autore. Tutti questi elementi hanno fornito agli investigatori un quadro fortemente indiziante a carico di Battash Ibrahim Ahmed Diab Mansour.
In particolare, pare che il ragazzo si introducesse nelle abitazioni, site al primo piano, arrampicandosi su tubi e canalette. Una volta dentro gli alloggi, minacciava gli occupanti razziando tutto ciò che poteva: telefoni, computer, soldi, carte di credito, gioielli, orologi. Infine, fuggiva agilmente nello stesso modo in cui era entrato.
I numerosi elementi comuni tra le varie rapine hanno permesso agli agenti di arricchire il quadro probatorio e delineare un significativo profilo criminale. La Squadra Mobile, dunque, nel corso di predisposti servizi di osservazione nel centro storico e di controllo di cittadini extracomunitari, è arrivata ad una abitazione nel quartiere Ballarò. Lì, in Vicolo della Madonna, il giovane aveva trovato rifugio per la notte.
Nell’appartamento abitava un 21enne cittadino gambiano, F.S.. Gli agenti hanno scovato il rapinatore sotto al letto. Il ragazzo ha invano tentato la fuga.
Tuttavia, la perquisizione domiciliare ha permesso anche di rinvenire 15 dosi di Crack, 3 dosi di cocaina e denaro contante pari a 1.175,00 euro. Il tutto a carico di F.S., che è stato tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Rinvenuti invece nella disponibilità di Battash Ibrahim Ahmed: una fede in oro, due braccialetti e due collanine dello stesso pregiato metallo; otto cellulari, due Ipad, una telecamera. E, ancora, notebook, pc portatili, orologi, portafogli, carte di credito, pen drive, carte d’identità e denaro contante pari a 500,00 euro. Del materiale, posto sotto sequestro, alcuni monili e documenti sono risultati essere di proprietà di alcune delle vittime. Gli agenti li hanno pertanto riconsegnati ai legittimi proprietari.
I due cittadini stranieri, in attesa di udienza di convalida, sono stati condotti presso la Casa Circondariale “Lorusso” di Pagliarelli. La Squadra Mobile sta svolgendo accertamenti sul materiale oggetto di sequestro per ricostruire altri furti e rapine perpetrate dallo stesso nei giorni scorsi con un unico modus operandi. Naturalmente i fermati sono, allo stato, indiziati in merito ai reati contestati. Le loro posizioni saranno definitive solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.