Palermo, al via i lavori di restauro di Villa Raffo nella Piana dei Colli

Grazie all’abbattimento delle barriere architettoniche, anche le persone con disabilità potranno accedere al piano nobile

In origine la struttura era un baglio

Villa Raffo tornerà all’originario splendore grazie ai lavori di restauro e valorizzazione del piano nobile a cura della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo, diretta da Selima Giuliano.
Il settecentesco edificio si trova a Palermo nella Piana dei Colli, all’interno di un contesto d’interesse paesaggistico che conserva ancora in parte le connotazioni originarie per via del mantenimento di ampi spazi ad uso agricolo.
Si prevede per i lavori la durata di un anno, ma si conta di terminare con anticipo.
Nei mesi scorsi l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Alberto Samonà aveva effettuato un sopralluogo.
A seguito della visita era emersa l’urgenza di un intervento che potesse sottrarre la struttura al degrado per restituirla alla città in tutta la sua fulgida unicità.

L'intervento prevede anche l'abbattimento delle barriere architettoniche
L’intervento prevede anche l’abbattimento delle barriere architettoniche

LUNGHI ANNI DI DEGRADO E ABBANDONO

Dal 1985 Villa Raffo è di proprietà della Regione Siciliana.
A partire dagli anni novanta, l”Ente ha avviato diversi lavori di recupero.
Interventi che, tuttavia, hanno subito un’interruzione, lasciando le coperture, i terrazzi e i prospetti in balia delle intemperie.
Uno stato di abbandono che ha favorito il degrado e la vandalizzazione dell’edificio, che si trova tra le borgate di San Lorenzo, Pallavicino e Zen.

IL PROGETTO

A eseguire l’intervento sarà una società di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani., la O.B. Edil Project.
Il progetto, a cura della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo, porta la firma degli architetti Filippo Davì e Valentina Sabella.
I due professionisti sono rispettivamente il responsabile unico del procedimento e la direttrice dei lavori.
L’intervento è stato appaltato per 550.984,75 euro, nell’ambito delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 “Patto per la Sicilia”.
I lavori consentiranno il ripristino della pavimentazione e degli intonaci interni, la revisione degli infissi e la ripresi degli intonaci esterni.
Prenderanno il via anche tutte le opere di manutenzione necessarie a rendere fruibili i locali.
Il progetto include ovviamente la definizione degli impianti tecnologici : idrico sanitario, fognario e antincendio, climatizzazione, elettrico e di sicurezza.
Prevista anche la sistemazione dei bagni e la realizzazione dei servizi per disabili.
Grazie all’abbattimento delle barriere architettoniche, anche le persone con disabilità o con problemi di deambulazione potranno accedere al piano nobile.

LE PAROLE DELL’ ASSESSORE

“Il recupero di Villa Raffo – sottolinea l’assessore Alberto Samonà – rientra in una grande azione di tutela del patrimonio culturale che il governo regionale sta compiendo in tutta la Sicilia”.
“Un disegno preciso – spiega – nella consapevolezza che, oggi più che mai, è necessario puntare sulla cultura e sui luoghi della storia e dell’identità per costruire il futuro della nostra isola”.
Nel maggio scorso, era stato lo stesso assessore ad annunciare la partenza dei lavori entro la fine dell’anno.
Una promessa mantenuta.
” Il recupero di questa antica dimora aristocratica – conclude – è l’esempio del riscatto di un territorio che si riappropria di luoghi unici per aprirli alla fruizione di tutti, perché questo è l’intento a conclusione dei restauri”.

UNA SPLENDIDA TESTIMONIANZA SETTECENTESCA

Il complesso monumentale, di proprietà della Compagnia di Gesù, nasce durante la prima metà del settecento.
Si trattava, originariamente, di un baglio di campagna in residenza suburbana.
Nella seconda metà del diciottesimo secolo, a seguito dell’espulsione dei Gesuiti nel 1767, l’edificio divenne del barone Giuseppe Maria Guggino.
L’illustre magistrato volle trasformarlo secondo le sue esigenze, a partire dal prospetto principale rivolto verso il mare con una doppia corte d’ingresso.
Caratteristica che valse alla struttura la definizione di ” Villa dei Quattro Pilastri”.
I grandi “cameroni” dei Gesuiti si trasformarono in sale e saloni di rappresentanza.
Pitture murali e stucchi decorarono volte, pareti e sovrapporte con pitture murali e stucchi.

IL PASSAGGIO ALLA FAMIGLIA RAFFO

Nel diciannovesimo secolo la villa appartenne a un mercante di origine ligure, Nicolò Raffo.
L’ultimo erede di questa famiglia lasciò la proprietà dividendola, in parte alla figlia e in parte a istituzioni di carità.
Il complesso di Villa Raffo costituisce un esempio fra i pochi integri rispetto ad un’evoluzione urbanistica che ha in buona parte compromesso l’unitarietà del disegno dell’impianto originario.
Di particolare pregio, le decorazioni degli interni e la spazialità della corte.
Su quest’ultima prospettano, la cappella caratterizzata da una volta a botte lunettata ed i corpi di fabbrica destinati a magazzini e scuderie.
L’ingresso è marcato da due eleganti piloni in pietra intagliata.