VIDEO| Cartoline di rifiuti da Palermo, discarica alle porte della cittá
Nonostante gli sforzi di Rap nell’organizzare un piano d’azione per frenare l’emergenza, le periferie di Palermo continuano a presentare il conto dell’inciviltà di alcuni concittadini.
La gestione dei rifiuti ingombranti rimane il grande tema irrisolto della città di Palermo. Di cataste d’immondizia, girando per le periferie del capoluogo siciliano, se ne vedono tante, anzi troppe. Ma alcune travalicano il confine della decenza e sfociano addirittura in un possibile danno ambientale. E’ il caso dell’enorme catasta di rifiuti ingombranti e speciali presenti sulla strada laterale che fiancheggia il raccordo dell’autostrada A19 Palermo-Catania, in direzione del capoluogo siciliano. Una “cartolina” che presenta la città a turisti ed operatori economici che si trovano a transitare nei pressi di quello che rappresenta l’ingresso di viale Regione Siciliana.
Un problema da risolvere e con urgenza. Ma non sarà facile, anche guardando ai numeri forniti dall’Amministratore Unico di Rap Girolamo Caruso. Durante la conferenza stampa del 7 luglio per spiegare i motivi dell’emergenza, il dirigente della Partecipata del Comune di Palermo ha chiarito la mole d’interventi effettuati dai dipendenti dell’azienda. “Nei primi sei mesi di quest’anno abbiamo raccolto 100.000 ingombranti, di cui 72.000 abbandoni. Il numero di interventi è passato da 4100 del 2020 a 7700 di quest’anno”. Un quadro biblico, anche alla luce dei problemi dell’azienda. Ma il problema nasce a monte, con le cosiddette zone di confine fra Palermo e i comuni della provincia che diventano terre di nessuno. Facili prede di incivili e di uomini senza scrupoli, che ne approfittano per scaricare tutti quei rifiuti di difficile conferimento in mezzo alla strada e, a volte, alla natura, degrandando se stessi e l’ambiente circostante.