Ci sono sconfitte più salutari di tante vittorie. Esse sono indolore quando arrivano in partite amichevoli ma bisogna saperne trarre utili insegnamenti. Un Palermo troppo brutto per essere vero esce dal campo a testa bassa al cospetto di un Pisa sicuramente più avanti nella preparazione e ben rodato sulla ossatura di una rosa che la scorsa stagione ha sfiorato la serie A.
Abbiamo provato a cercare attenuanti e le avevamo pure trovate. Rosa incompleta, assenze pesanti, gambe imballate le prime che avevamo prese in considerazione. La spiegazione più logica ce la ha fornita Silvio Baldini. Si è addossato delle colpe, da persona che ci mette sempre la faccia quale è. Il leitmotiv è sempre uguale e se vogliamo è proprio il suo dogma: chi va in campo deve avere la consapevolezza della maglia che indossa. Che sia amichevole o finale playoff poco importa.
Ieri, ha detto nel post partita, troppi giocatori non avevano contezza della importanza della partita. Sarà servito a lui e alla società prendere delle decisioni definitive rispetto all’organico da definire per affrontare un campionato di B che tanto somiglia ad una serie A2. Di questo si è preso la responsabilità dichiarandosi deluso da sé stesso.