Giunge a conclusione una lunga vicenda amministrativa e giudiziaria iniziata con l’indizione della gara nel 2017, la cui gestione era stata affidata all’UREGA. Palazzo delle Aquile a Palermo si rifà il look. E fu così che Il prossimo 3 dicembre sarà stipulato il contratto dei lavori di restauro e manutenzione straordinaria della sede principale dell’Amministrazione e del Consiglio comunale, in piazza Pretoria.
Il costo dei lavori, che dureranno circa quattro anni, sarà di poco inferiore ai sei milioni di euro oltre I.V.A. Al netto del ribasso percentuale (27%) offerto dall’A.T.I. Co.San.srl sull’importo a base d’asta. Dopo una prima aggiudicazione di agosto 2018, si sono susseguiti diversi ricorsi e controricorsi da parte di ditte escluse. Conseguenti i passaggi presso la Giustizia Amministrativa di Palermo ed anche la richiesta di pareri all’ANAC.
Un percorso particolarmente lungo e tortuoso commentatodal Sindaco di Palermo Orlando. Secondo cui “ancora una volta l’Amministrazione ha adempiuto in tempi brevi a quanto di propria competenza. Ciò che si sono subiti sono i tempi di un percorso giudiziario, che sia pure certamente legittimo per tutte le parti in causa, conferma quanto sia necessario modificare le norme per facilitare l’attività amministrativa dei Comuni.
Soprattutto quando si parla di interventi per la sicurezza, siano essi delle persone, del territorio o di edifici e monumenti, non è ammissibile che l’aggiudicazione di una gara subisca tempi così lunghi”.
Durante i lavori, il Palazzo di Città non sarà mai totalmente chiuso. Un cronoprogramma per fasi autonome permetterà infatti la parziale continuazione delle attività istituzionali. Così da consentire l’alternanza della presenza di almeno una delle funzioni istituzionali apicali, (Sindaco e Consiglio Comunale).
Oltre alla conservazione della facies architettonica e degli apparati decorativi, il palazzo verrà di nuovi impianti tecnologici e servizi. Si interverrà anche per l’eliminazione di una serie di elementi che ne deturpano l’aspetto originario. Ciò è avvenuto a seguito di interventi di piccola manutenzione susseguitisi nel corso degli ultimi 50 anni. Verrà inoltre effettuata la verifica e il miglioramento delle strutture, con un intervento sui percorsi di mobilità interna sia per l’abbattimento delle barriere architettoniche sia per la sicurezza delle vie di fuga.