Verrà trasmesso all’ora esatta dell’attentato di via Mariano D’Amelio, che costò la vita a Paolo Borsellino e a cinque agenti della sua scorta.
Così il Centro Studi “Dino Grammatico” sceglie di commemorare il magistrato vittima di Cosa Nostra.
E con lui, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina e Walter Eddie Cosina.
Alle 16:58 in punto del 19 luglio, nel ventinovesimo anniversario della strage, sulla pagina facebook del centro verrà trasmesso il contributo multimediale di un’audio registrazione inedita del giudice.
Parole pronunciate nel corso di un convegno dal titolo “In Europa senza mafia” tenutosi a Palermo nel gennaio del 1989, presso la Sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile.
Il lungo e articolato intervento del giudice Paolo Borsellino è stato ritrovato casualmente tra gli archivi dell’Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici.
All’epoca, l’ISSPE annoverava proprio il poeta e politico Dino Grammatico quale presidente.
Dalla registrazione sonora, si evince con forza non soltanto la dimensione da “combattente” di prima linea del magistrato, ma anche l’impegno quale studioso del fenomeno contro il quale lottò strenuamente.
Una relazione pregnante, estremamente attuale, senza sconto alcuno per una certa politica.
Erano ormai ben chiare, anche trent’anni fa, la contiguità e la complicità delle istituzioni con la mafia.
Dalla registrazione sono stati estrapolati ben sette momenti cruciali.
Nello specifico: “Il fenomeno mafioso”, “Lo strumento repressivo”, “Il controllo del territorio”, “Più Stato”.
E ancora “La tracotanza mafiosa”; “La forza di Cosa Nostra” e “Fiducia nelle Istituzioni”.
La trasmissione della preziosa ed emozionante testimonianza si inserisce nel quadro delle iniziative in ricordo e in onore del giudice palermitano in sinergia tra l’ISSPE, il Centro Studi e l’Istituto Paritario “Platone” di Palermo.
Il commento, con alcuni contributi audio-visivi, sarà affidato a personalità di assoluto rilievo.
Sensibilità e professionalità di estrazione diversa, accomunate dall’impegno nel contrasto alla mafia.
Tra essi, il fratello del giudice ucciso, Salvatore Borsellino e il presidente del Tribunale di Sciacca Antonio Tricoli.
Inoltre, le testimonianze dei giornalisti Laura Anello, Francesco La Licata, Roberto Leone e Rino Giacalone e del presidente dell’ISSPE Umberto Balistreri.
E ancora, Fabio Granata, assessore alla Legalità del Comune di Siracusa e Carmine Mancuso, figlio del maresciallo della Polizia di Stato ucciso dalla mafia Lenin Mancuso.
A completare lo straordinario parterre, Milena Romeo, ideatrice e coordinatrice della rassegna “100Sicilie”, il presidente del centro studi “Dino Grammatico”Fabrizio Fonte, il preside dell’Istituto paritario “Platone” di Palermo Pierluigi Aurea e Carlo Palermo, ex magistrato.