«Penso che morirò»: trovato nel fiume Brenta il corpo del 15enne scomparso

Il corpo è stato individuato e recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco all’altezza della passerella pedonale sul fiume Brenta, fra le frazioni di Torre e Mortise

E’ stato trovato morto nel fiume Brenta Ahmed Jouider, il ragazzo di 15 anni  scomparso da casa la sera di giovedì 21 aprile a Padova. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno individuato e recuperato il corpo  all’altezza della passerella pedonale fra le frazioni di Torre e Mortise. Proprio  a ridosso del punto dove stamane un passante aveva  rinvenuto il suo telefono cellulare. Il corpo trovato nel fiume era a poco distanza dove  si trovava  il telefonino del giovane di origine marocchina. Il cadavere recuperato nel Brenta si trovava in un punto del fiume corrispondente al centro della passerella pedonale, nella quale stamane si erano concentrate le ricerche, fra Torre e Mortise. Non si esclude alcuna pista, compresa quella del suicidio, e bisognerà attendere attendere i primi riscontri medico legali per avere indicazioni sulla causa della morte.

IL QUINDICENNE: «PENSO CHE MORIRÒ»

La sera della scomparsa, 5 giorni fa, dal cellulare di Ahmed era giunto all’ex fidanzata un messaggio vocale dai contenuti sinistri, nel quale il ragazzo parlava di “questioni in sospeso con alcune persone”, e della possibilità di morire. “Io ora devo uscire. Ho delle questioni in sospeso con alcune persone. So che morirò, penso di sì. Oppure se non muoio avrò delle ferite, gravi. Ma penso che morirò”. Queste le parole di Ahmed Jouider inviate in un vocale su WhatsApp alla sua ex fidanzatina prima di sparire nel nulla, giovedì sera.

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