Per Chiara Ferragni è risultato indigesto il ‘Pandoro Pink Christmas’ prodotto per il Natale dell’anno scorso dalla Balocco, griffato con il suo nome. Costava due volte e mezzo in più rispetto a quello classico lasciando intendere che parte della differenza andava in beneficenza. L’Antitrust ha stabilito che l’operazione ha ingannato i consumatori, e di conseguenza, per pratica commerciale scorretta, ha comminato una multa da un milione e 75mila euro a due società riconducibili alla 36enne influencer, blogger e imprenditrice lombarda. Per la Balocco, invece, 420mila euro. In pratica, la Fenice e la TBS Crew, due società riconducibili alla Ferragni, avrebbero fatto intendere ai consumatori che “acquistando il pandoro ‘Pink Christmas, ‘griffato’ Ferragni ‘ avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino”.
Infatti il messaggio lanciato allora lasciava intendere che una parte del prezzo d’acquisto sarebbe finita in una donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino. Elargizione che la Balocco, invece. aveva già effettuato a giugno, per 50mila euro. A quanto pare, invece, l’accordo con la società dolciaria ha portato nelle casse della Fenice e TBS Crew riconducibili alla famosa influencer, oltre un milione di euro. Chiara Ferragni non ha gradito la multa, e si è arrabbiata su Instagram, scrivendo: “Decisione ingiusta, la impugnerò. È stata fraintesa la mia comunicazione e messa in dubbio la buona fede. Io e la mia famiglia continueremo a fare beneficenza come abbiamo sempre fatto, perché mai vorrò rinunciare a questa parte della mia vita. E dal momento che ritengo ingiusta la decisione adottata nei miei confronti, la impugnerò nelle sedi competenti”.
Anche la Balocco ha replicato, attraverso una nota stampa, per la maxi multa da 420 mila euro: “Balocco prende atto. Nonostante gli impegni profusi per fornire tutti gli elementi necessari a una corretta ricostruzione del caso. L’azienda, che da sempre opera secondo principi di correttezza e trasparenza, non condivide la decisione e si riserva di agire nelle sedi opportune per tutelare i propri diritti”.
Fonte foto: Ansa
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