Tutto lasciava pensare ad un incidente, ma i dettagli rivelati dall’avvocato Aldo Ruffino, legale della famiglia Lo Iacono, aprono scenari inquietanti, nel caso in cui dovesse essere confermata l’ipotesi speronamento. Se qualcuno ha speronato la Nuova Iside, ne è di certo a conoscenza, vista anche la mole imponente dell’imbarcazione, e non ha fatto nulla per prestare soccorsi.
L’avvocato Ruffino, intervistato in un live dell’associazione “Donare è vita”, condotta dal giornalista Gaetano Alessandro, ha messo in evidenza il lasso di tempo in cui si è verificata la tragedia: “Alle 22.33 è arrivato l’ultimo messaggio – spiega il legale. Alle 22.45 ne era previsto un altro che non è mai arrivato. Quindi da allora si sono perse le tracce. La tragedia, secondo la nostra ricostruzione, è avvenuta in un lasso di tempo di un’ora e mezza. Ho chiesto – continua Ruffino – di poter attenzionare il traffico marittimo per vedere chi transitava in quella zona in quelle ore. La Nuova Iside è stata vittima di un episodio fulmineo che non ha dato il tempo agli esperti pescatori di premere il pulsante per dare allarme nè quello di chiedere soccorso tramite baracchino. Nessuno di loro – spiega con dovizia di particolari l’avvocato – ha avuto il tempo di indossare il salvagente“.
Si era parlato di una mareggiata, provocata dal forte vento di scirocco. Ma Aldo Ruffino lo esclude categoricamente: “Quando è scomparsa la nuova iside il tempo era buono – spiega -. Il vento è arrivato l’indomani mattina. Il corpo di uno dei Lo Iacono è stato trovato con due felpe, che non avrebbe tenuto se ci fosse stato lo scirocco“.
Cos’è accaduto realmente, dunque, in quella notte tra il 12 e il 13 maggio? Per l’avvocato della famiglia Lo Iacono, l’ipotesi più accreditata è lo speronamento. Ruffino esclude categoricamente che possa essere stata una mareggiata. Intanto il peschereccio sarebbe stato individuato ad una profondità di circa 1000 – 1200 metri. Per recuperarlo è già stata allertata la Marina Militare. Il suo recupero potrà dare tante informazioni utili per capire davvero cosa sia successo ai tre uomini. Si cerca, naturalmente, anche l’ultimo corpo, quello del 27enne Vito Lo Iacono che, nonostante la giovane età, era il comandante della Nuova Iside.