Piano Triennale, a Sala delle Lapidi è scontro per il tram

L’obiettivo è approvare il Piano triennale entro giovedì

tram

Nervi tesi a Sala delle Lapidi per l’approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche. L’obiettivo è arrivare al voto entro giovedì. “Tutto ciò che non può arrivare a impegno di spesa entro il 31 dicembre 2021  verrà tolto dalla delibera – spiega Giulia Argiroffi (gruppo Oso) non avendo motivo di rimanere all’interno della programmazione. Il tram compare ben sei volte, praticamente tutte le tratte, i parcheggi d’interscambio e le opere accessorie. Finanziamenti non se ne perderanno e il progetto non naufragherà. Abbiamo però l’esigenza di cristallizzare in questa delibera solo le opere pronte, una quindicina circa secondo l’elenco che ci forniranno gli uffici“.

Modifica al Piano triennale: cambiare piano sul tram

Entro le ore 12 di oggi, martedì 23 novembre, dovranno essere presentati gli emendamenti da parte dell’opposizione. Sarà presentato anche un ordine del giorno, fa sapere l’Argiroffi, con l’inserimento del tram nel Piano triennale 2021-2023; sarà esclusa, però, la linea A che riguarda via Libertà. “Non c’è un’ostilità verso l’opera ma verso ciò che è irrazionale da un punto di vista della pianificazione e della sostenibilità economico-finanziaria“, ha concluso la consigliera.

Promette battaglia sul tram la Lega, con le parole di Igor Gelarda e Marianna Caronia. “Il dibattito in Consiglio comunale ha sbugiardato le favolette che da mesi l’Amministrazione ha raccontato alla città e ha mostrato come né il Sindaco né gli Assessori abbiano alcun controllo su quanto avviene negli uffici, che appaiono del tutto allo sbando. Ciò che non possiamo tollerare è che pur di imporre il tram nel suo attuale e folle progetto che prevede di distruggere la via libertà, questo sindaco e questo assessore alla mobilità hanno raccontato montagne di bugie, che oggi sono crollate in modo clamoroso“.

Nel corso del consiglio comunale ha parlato anche il capo dell’area Tecnica Dario Di Gangi: “Sentir dire all’ingegnere che non si ha nemmeno idea di quali sono i progetti del Piano triennale delle opere pubbliche pronti per andare in gara è a dir poco deprimente- affermano Gelarda e la Caronia. E’ lo specchio di un’amministrazione che è ormai naufragata e che rischia di trascinare con sé l’intera città. Da mesi il Sindaco e gli Assessori con in testa Giusto Catania, non fanno che sbraitare su presunte responsabilità del Consiglio comunale, su danni milionari che la città subirebbe se non si approvasse il Piano triennale fatto ad immagine e somiglianza del Tram“.

La replica di Giusto Catania

Non si è fatta attendere la risposta dell’assessore alla Mobilità Urbana di Palermo Giusto Catania, al termine della seduta del consiglio comunale. “Le affermazioni fatte in Consiglio comunale sono un concentrato di bugie e diffamazioni. Adesso è chiara la ragione per la quale il Presidente del Consiglio comunale continua ad ignorare la mia disponibilità a fornire all’aula tutte le informazioni relative alla progettazione del tram di Palermo. Evidentemente ci sono ragioni oscure per evitare il contraddittorio e per continuare a perpetuare la disinformazione su un’opera strategica per la città
La città -conclude Catania – rischia di sperperare ottocento milioni di euro e i consiglieri che stanno raccontando frottole si assumeranno la responsabilità politica e morale di questo grave danno“.

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