Polizia e obbligo vaccini, a Palermo nessun agente sospeso
Chi si rifiuta di vaccinarsi rischia la sospensione dal servizio
Dal 15 dicembre in Italia è entrato in vigore l’obbligo del vaccino anti Covid per le forze di Polizia e il personale scolastico. In Sicilia la percentuale Per i poliziotti che decideranno di non vaccinarsi è prevista la sospensione. Entro mercoledì chi ancora non ha avuto la vaccinazione doveva mandare la documentazione che attesti l’avvenuta somministrazione oppure la prenotazione in un hub vaccinale entro e non oltre venti giorni. Per chi invece manifesta subito la sua intenzione di non sottoporsi al vaccino scatterà l’immediato stop dal servizio di lavoro.
La sospensione di un poliziotto prevede “l’azzeramento temporaneo” del rapporto di lavoro poiché la legge prevede che gli agenti rimangano lo stesso all’interno della Polizia. Per tutto il periodo della sospensione i poliziotti perdono ogni qualifica: nessuna retribuzione, vengono tolte pistole, manette e tesserino, si perde ogni qualifica da lavoratore della Polizia quindi anche possibili progressi di carriera.
Da quello che sappiamo fino adesso a Palermo non ci risultano agenti di Polizia sospesi – dichiara Luigi Lombardo, Segretario Provinciale SIAP Palermo -. La Sicilia è una delle regioni che ha risposto meglio alla campagna vaccinale e accelerare sulle vaccinazioni sarebbe meglio per tutti. Ma devo riconoscere che anche a causa di disinformazione è difficile per alcuni scegliere se vaccinarsi o meno“.
Un discorso diverso per chi non può essere vaccinato per motivi di salute o altro. Anche in ambito di Forze dell’Ordine può capitare qualche caso: “La legge tutela queste persone, con la presentazione di adeguata documentazione non possono essere sospese perché il vaccino per loro sarebbe controproducente“. Le rigide norme e obblighi all’interno delle Forze di Polizia, in questi due anni, hanno contenuto tanto la diffusione del virus negli uffici.
Sospensione dalla Polizia per motivi disciplinari o penali e sospensione perché non vaccinato sono due provvedimenti distinti nelle motivazioni. “Nessuno può mettere sullo stesso piano questi due fattori – dichiara Lombardo -. L’interruzione dal servizio di lavoro per cause penali o comportamentali è istituito a tutela dei cittadini e dell’agente stesso. Lo stop per mancata vaccinazione fa parte di un altro piano. In entrambi casi comunque le sanzioni sono uguali“.