Pronto soccorso del Civico devastato: medici chiedono incontro al Prefetto

Il presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, Toti Amato, come componente del direttivo della Federazione nazionale Fnomceo, chiede un incontro urgente al Prefetto in occasione dei fatti accaduti ieri all’ospedale Civico. La richiesta segue quella analoga, avanzata all’indomani dell’aggressione del personale della clinica Zancla.

pronto soccorso

Hanno devastato il pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo alla notizia della morte di una loro familiare. E’ quanto accaduto ieri sera nel nosocomio del capoluogo, dove una donna di 60 anni è giunta attorno alle 23 in gravi condizioni. Alla notizia del decesso per infarto, i familiari hanno reagito aggredendo i metronotte e distruggendo la sala del pronto soccorso.

Si tratta del secondo episodio di violenza all’interno di una struttura ospedaliera in poco più di una settimana. Lo scorso weekend, infatti, alla Casa di cura Triolo Zancla, i parenti di una 21enne hanno colpito due dipendenti e distrutto diverse attrezzature, i totem delle prenotazioni, sedie e altri mobili. Dietro l’aggressione, anche in questo caso, una cattiva notizia: il piccolo che la giovane portava in grembo era infatti morto.

Violenza al pronto soccorso del Civico

“Ancora violenza. Gli ospedali sono ormai campi di battaglia dove malati e familiari possono tranquillamente dare sfogo a tutta la loro rabbia incontrollabile; salvo poi essere fermati dalle forze di pubblica sicurezza e contare i danni”. Tale è il commento del presidente dell’Ordine dei medici di Palermo Toti Amato, che aveva già chiesto, in occasione dei fatti alla clinica Zancla, un incontro urgente al Prefetto.

Come componente del direttivo della Federazione nazionale Fnomceo e a nome di tutti i camici bianchi, Amato ha ora reiterato la richiesta. Scopo dell’incontro quello di rappresentare la pericolosità di quanto accade ogni giorno nelle aree emergenziali e i presidi di guardia medica contro medici e sanitari, strutture ospedaliere comprese. Il tutto auspicando, naturalmente, che possano trovarsi delle soluzioni.

Gli Omceo siciliani e la Fnomceo, guidata dal presidente Filippo Anelli, esprimono inoltre solidarietà ai colleghi e ai sanitari del Civico. Rinnovano infine il loro impegno “forte e ad alta voce” nella sensibilizzazione di tutte le autorità preposte al controllo della sicurezza e alla tutela della dignità professionale di tutti i sanitari.

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