“Ventiquattro ore al pronto soccorso e nessuna assistenza”, la denuncia dall’ospedale Villa Sofia

La denuncia di un nostro lettore dopo l’esperienza negativa presso il punto di primo soccorso di Villa Sofia

incidente

Continuano ad arrivare segnalazioni sulle difficoltà di gestione dei pazienti che si recano nei Pronto Soccorsi degli ospedali palermitani. Ancora una volta è Villa Sofia ad essere al centro delle lamentele di un nostro lettore, Giuseppe Rigano, affetto da diverse patologie alcune delle quali cardiache. Così ci scrive per raccontarci la propria esperienza:

“Mi sono recato al Pronto Soccorso di Villa Sofia lunedì intorno alle ore 18.00. Avevo forti dolori addominali all’altezza dell’ombelico ed avendo già subito un intervento di laparocele ero abbastanza preoccupato. Hanno eseguito il tampone alle ore 21.00, tre ore di attesa solo per scongiurare l’ipotesi che io potessi essere positivo al Covid. Circa 20 minuti dopo ho accesso al triage, con il solo colloquio mi assegnano un numero con il codice verde”.

In quel momento per me inizia il calvario. Seduto per ore su una sedia, i dolori al mio addome continuavano ad aumentare; non avevo neppure dell’acqua e non c’era proprio nessuno a prendersi cura delle persone in attesa in sala, fosse anche per un bicchiere d’acqua o assistenza basilare. Durante la notte, sempre seduto su quella sedia, non riuscivo più a resistere. Chiedo assistenza e mi viene detto che c’era tanto da attendere, che c’erano dei pazienti in codice rosso”.

“La sensazione percepita tra noi in attesa era diversa, non sembravano esserci dei casi così gravi, anche per la gestione di quanto visto sul display, ma ovviamente non avevamo modo di accertarci di quanto ci veniva riferito. Durante la notte la gente che ovviamente stava male, si è distesa per terra ed ha cercato di trovare conforto come poteva. Il giorno dopo la situazione era identica. Nessuna assistenza, nessun segno di interesse per i pazienti in attesa”.

“Alle ore 18.30 decido, nonostante i dolori di andare via, senza aver mai sentito il parere di un medico. Esterrefatto per quanto vissuto decido di rivolgermi al mio medico di famiglia, che mi prescrive una cura palliativa e mi invita a prenotare una visita chirurgica dove precedentemente avevo subito l’intervento. Sono dunque tornato a Villa Sofia per la prenotazione della visita specialistica urgente, prima data utile 12 dicembre! Non credo sia necessario aggiungere altro. Paghiamo le tasse, ci viene sempre richiesto di adempiere il nostro dovere, ma quasi mai vediamo rispettati i nostri diritti, soprattutto negli ospedali, dove ci si reca per estremo bisogno e non per passare del tempo”.

“Non esiste nessuna logica giustificazione per tenere in attesa degli ammalati per ben ventiquattro ore, per lasciarli poi andare via senza nessuna diagnosi e nessun aiuto. Siamo ad un passo dal 2023, ma per la sanità siciliana il progresso non esiste!”.

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