Il quartiere romano di Casal Monastero, zona Centrale del Latte, è stato teatro di una violenta rapina: un diciassettenne è stato aggredito alle spalle mentre saliva sulla sua minicar. È stato malmenato, rapinato del cellulare e costretto prima a prendere dei soldi in casa, poi a un rapporto sessuale. Infine la fuga dei delinquenti, dalla periferia est della capitale fino in zona San Giovanni dove gli autori dello sconcertante episodio , due tunisini, sono stati rintracciati e arrestati.
Il fatto è successo in Via Ottaviano di Montecelio. il ragazzo stava salendo sulla sua city car quando è stato aggredito da due stranieri. «Dacci soldi e cellulare altrimenti sono guai». Lo hanno anche minacciano: se non avesse obbedito si sarebbero presa la macchina. Uno dei due è entra in auto con lui mentre l’altro li seguiva. Il ragazzo non ha potuto fare altro che consegnare tutto quello che aveva. Prima lo smartphone. e poi i pochi soldi che aveva nel portafogli.
Ma ai due non bastano. «Portaci a casa tua e scendi con più denaro che puoi sennò la macchinetta non la rivedi più», gli intimano. Il diciassettenne non può fare altro che obbedire, e consegna loro tutto quello che aveva da parte, 200 euro in contanti. Ma i malviventi, non contenti, lo trascinano ancora nell’abitacolo dell’auto e abusano di lui. «Mi hanno costretto ad avere un rapporto orale» racconterà subito dopo in lacrime ai genitori. Ai poliziotti i familiari hanno indicano il numero telefonico del ragazzo, poche decine di minuti ancora e i rapinatori vengono geolocalizzati.
Le volanti del commissariato Sant’Ippolito e Viminale li hanno rintracciati tra l’Esquilino e Porta Maggiore, zona San Giovanni. Inutile la fuga. Con loro avevano ancora il cellulare e il denaro appena sottratto. I due tunisini 17 e 19 anni, sono stati accusati di rapina aggravata e violenza sessuale. In attesa della direttissima il minore è stato rinchiuso a Casal del Marmo, il maggiorenne nel carcere di Regina Coeli.