Raoul Bova con il suo Don Massimo dà il cambio a Don Matteo: quando avverrà

Raoul Bova con il suo Don Massimo dà il cambio a Terence Hill nella 13esima stagione della serie di Rai 1. Ma non ci sarà nelle prime puntate

“Don Matteo” è una serie con una longevità e un successo da record. Su Rai 1 dal 31 marzo  torna con una nuova stagione e una grande novità. Nel corso delle sue  dieci puntate uscirà infatti di scena Terence Hill e entrerà Raoul Bova. Per vedere “Don Massimo” il nuovo personaggio, occorrerà però aspettare il 28 aprile. Quando cioè andrà in onda la quinta puntata della tredicesima stagione.  Nella storica fiction, in partenza giovedì prossimo in prima serata su Rai 1, non si vedrà più scorrazzare il prete investigatore in bicicletta interpretato dall’82enne Terence Hill. Ma ce ne sarà un altro   in motocicletta.

Quindi Don Matteo passerà idealmente il testimone a Don Massimo, un parroco centauro interpretato dal 50enne Raoul Bova. Attorno al nuovo sacerdote ci saranno sempre i carabinieri della caserma di Spoleto, il Maresciallo Cecchini interpretato da Nino Frassica, il Capitano Anna Olivieri (Maria Chiara Giannetta), Marco Nardi, ovvero Maurizio Lastrico, e anche il ritorno del Colonnello Anceschi, interpretato da Flavio Insinna.

RAOUL BOVA RACCONTA DON MASSIMO

A proposito del suo personaggio Raoul Bova  racconta: «Inizialmente non è proprio ben visto. Perché è un prete nuovo e non a tutti e non tutti lo prendono a ben volere. E’ un prete sicuramente moderno, che non indossa l’abito talare ma va in giro con la moto. Va in giro sempre con un segno di distinzione, con una croce di legno, è un po’ un francescano, un po’ concreto sui problemi di tutti i giorni. E’ uno che coltiva la terra. È uno che gli piace stare all’aria aperta e contemporaneamente è attento a tutti i problemi delle persone». Alla domanda se abbia avuto qualche consiglio da Terence Hill, l’attore risponde: «Mi ha detto di trovare la mia identità, di trovare il mio Don, di trovare il mio nome e cercare di andare avanti con il cuore, la sincerità e con l’onestà».

COSA RAPPRESENTA PER LUI QUESTO “DON MATTEO”

Bova ha raccolto una bella eredità, visto che in 22 anni di vita e 265 puntate la serie prodotta da LuxVide con RaiFiction ha avuto share altissimi. Alla domanda cosa rappresenti per lui questo “Don Matteo” e se sia un passaggio speciale nella sua carriera, il nuovo Don Massimo ha risposto: «L’attore spesso è condizionato dall’uomo. E l‘uomo cerca quell’appagamento anche nel proprio lavoro.  in quello che lo fa stare bene, in quel personaggio che ti conforta, che ti dà energia, che ti dà speranza. Quello che cercavo io nella mia prospettiva, nel mio percorso, era proprio questo. Una prova anche leggera, profonda, che mi lasciasse dentro un sorriso ma anche con profondità.  Cioè con quella ricerca interiore che spesso mi appartiene, anche personalmente».