Rapine, Palermo maglia nera in Italia dopo Milano e Roma, 10^Catania

Colpisce in Sicilia il dato di Siracusa. Gabriele Urzì, Segretario Provinciale FABI: “Occorre migliorare strategie anti rapina”

RAPINE BANCA

RAPINE BANCA PALERMO

Rapine in calo ma la Sicilia è maglia nera con Palermo, Siracusa e Catania. Lo dice uno studio della FABI di Palermo sulla scorta del Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria 2020 dell’Ossif, Centro di ricerca ABI sulla sicurezza anticrimine. I dati evidenziano un calo delle rapine a danno delle banche, ma con forti distinguo sui territori. I dati recentemente diffusi nel report 2020 dell’Ossif fanno riferimento al 2019. Si evidenzia una diminuzione dell’87% dal 2009 al 2019 (da 2.108 rapine a 272) con un calo delle rapine più significativo rispetto alla diminuzione degli sportelli che, nel periodo analizzato è stato del 28%.

LE DIFFERENZE TERRITORIALI

“Ma ci sono grosse differenze territoriali – afferma Gabriele Urzì Segretario Provinciale FABI e Responsabile Salute e Sicurezza FABI Palermo –. La Sicilia è al secondo posto per numero di rapine (35) dopo la Lombardia (52) e, purtroppo è al primo posto se si considera il livello di rischio con un valore di 2,8 rapine ogni 100 sportelli (rispetto al 2,3 del 2018). Entrando nello specifico dei territori, con un occhio all’Isola, dopo Milano (27 colpi) e Roma (17), troviamo al terzo posto Palermo con 16 rapine (erano state 10 nel 2018). Al decimo Catania e Siracusa con 6”.

Tra le città siciliane al primo posto troviamo Siracusa (6,1 ogni 100 sportelli, con sei rapine rispetto alle due del 2018). Segue al secondo posto da Palermo (5,5 colpi ogni 100 sportelli – da 3,2 del 2018) e Catania (2,5 ogni 100 sportelli). “Colpisce negativamente – continua Urzì – il dato delle città siciliane. Occorre una migliore organizzazione della sicurezza, interventi mirati ad attuare una più efficace strategia antirapina. Sistemi difensivi sempre più sofisticati, aumento del budget da destinare alla sicurezza, maggiore formazione del personale. Apprestamento di strutture e apparati di controllo sempre più al passo con i tempi. E, nei casi di filiali particolarmente esposte per allocazione logistica e/o per livelli di business è insostituibile la guardiania armata che costituisce il deterrente principe per i malintenzionati. Soprattutto (e non si creda che siano i meno pericolosi) quando i rapinatori sono “non professionisti”.