Questa mattina un gruppo di disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, ha protestato davanti il centro per l’impiego, in viale Praga a Palermo. La scelta del luogo non è casuale e ha voluto rimarcare lo scarso funzionamento dei centri per l’impiego nell’ambito della misura introdotta nel 2019 dal Movimento 5 stelle.
“I centri per l’impiego sono un deserto – spiega Tony Guarino, uno degli organizzatori della protesta – e nonostante i disoccupati sottoscrivano il patto per il lavoro e presentino i propri curricula, le offerte di lavoro non arrivano mai. La colpa può essere imputata all’inefficienza della macchina burocratica, che è indiscutibile, come attesta il fatto che in Sicilia manchino 280 collaboratori all’ANPAL, ma è anche frutto della volontà dei capi d’azienda di non andare a cercare manodopera nei centri per l’impiego, perché sarebbero costretti a stipulare contratti regolari, che prevedano ferie e salari adeguati”.
I disoccupati palermitani torneranno in piazza mercoledì 21 dicembre, alle ore 9:00, partendo dal Castello della Zisa. Da qui, attraversando strade non pedonali, arriveranno davanti Palazzo d’Orleans, sede della Regione Siciliana. Una delle principali rivendicazioni dei manifestanti è proprio quella di potenziare i centri per l’impiego e obbligare i datori di lavoro a passare da lì, attingendo da una lista di disoccupati che sia visibile a tutti.
“Ma finché il lavoro non arriva – continua Davide Grasso, consigliere della quinta Circoscrizione – il reddito di cittadinanza non può essere tolto. Significherebbe abbandonare alla misera circa 160 mila siciliani. Si lavori per collegare il reddito di cittadinanza all’inserimento nel mondo del lavoro e all’attivazione dei PUC, ad oggi fermi. Non permetteremo che passi la retorica che chi percepisce il reddito è un fannullone che non vuole lavorare. A queste persone, le proposte di lavoro non sono mai arrivate e nel frattempo si sono anche organizzati per svolgere lavori socialmente utili, come la pulizia dei quartieri della città”.
A tal proposito, un altro striscione con su scritto “Attivate i Puc, siamo una risorsa” è stato esposto davanti la sede della VII Commissione, in via Bonanno, che si sta occupando dei progetti utili alla comunità, ancora non attivi.
Foto ufficio stampa