Referendum cannabis, CdM approva la proroga fino al 30 ottobre
Prorogata di un mese la scadenza per la raccolta firme per il referendum sulla cannabis. Secondo fonti di governo, la Lega non avrebbe partecipato al voto
La richiesta di “proroga in tema di referendum”, avanzata dai promotori della raccolta firme per il referendum sulla cannabis, è andata a buon fine. Il Cdm ha accolto l’istanza, dunque il nuovo termine stabilito per la raccolta è ora quello del 30 ottobre.
Ieri, 28 settembre, piazza a Montecitorio aveva visto la manifestazione, cui hanno partecipato, tra gli altri, Riccardo Magi, Emma Bonino, Marco Cappato ed Elio Vito. La richiesta era quella di rinviare il termine per la presentazione dei nominativi in Cassazione, stabilito per domani 30 settembre. Negli ultimi giorni sono emersi infatti una serie di ritardi da parte di molti Comuni, che non hanno restituito le firme certificate entro le 48 ore, termine improrogabile per legge. Ieri mattina, ad esempio, le certificazioni erano solo 340mila.
“La Pubblica amministrazione non era organizzata per questo sistema”, ha dichiarato Cappato, tesoriere dell’Associazione Coscioni. “A maggior ragione, se due terzi dei comuni non sono riusciti a certificare le firme nei tempi di legge, la soluzione è semplice. O il governo proroga i termini o c’è una discriminazione fra questo referendum e altri, come quelli su giustizia e caccia, a cui è stata consentita una proroga di un mese per lo stato di emergenza della pandemia, che è ancora in vigore”.
Secondo fonti di governo, la Lega non avrebbe partecipato al voto della proroga.