La Giunta Schifani prende forma: ecco i probabili assessori e le deleghe

Con buona probabilità a detenere il ruolo di presidente dell’Ars sarà il meloniano Gaetano Galvagno

cannes

Si terrà domani, 10 novembre, la prima seduta dell’Ars. Dopo i ritardi legati alle criticità riscontrate nello spoglio di alcune sezioni, finalmente la giunta regionale pare in via di definizione e alcuni nomi e deleghe sembrano piuttosto certi. 

La Giunta Schifani prende forma

Il tanto discusso e ambito assessorato alla Sanità sarà assegnato ad una figura femminile, è ormai cosa nota. Nonostante l’alone di mistero, pare che tale figura sia da identificarsi con Giovanna Volo, dirigente dell’Asp di Palermo. Andando invece agli esponenti dei vari partiti, Forza Italia dovrebbe piazzare Edy Tamajo al Turismo o alle Attività produttive, mentre Marco Falcone dovrebbe andare all’Economia.

Tra le fila di Fratelli d’Italia, i nomi più gettonati sono quelli di Giusi Savarino, Alessandro Aricò, Elvira Amata e Giorgio Assenza. Per quanto riguarda le deleghe, mentre per Savarino pare probabile quella a Territorio e ambiente, è probabile che Aricò sia riconfermato alla Formazione, dopo il subentro a Roberto Lagalla nella scorsa Amministrazione, dimessosi per concorrere a sindaco di Palermo. Non mancano però le voci che vorrebbero Aricò a Infrastrutture e trasporti. In questo caso, l’Istruzione potrebbe andare a Elvira Amata, il cui nome ruota anche attorno alle Attività produttive o alle Infrastrutture insieme a quello di Assenza.

La Dc dovrebbe vedere, con una buona dose di certezza, Nuccia Albano alla Famiglia e Andrea Messina agli Enti locali. Per la Lega, invece, Luca Sammartino all’Agricoltura e Vincenzo Figuccia ai Beni culturali. Roberto Di Mauro (Mpa), infine, potrebbe detenere l’assessorato all’Energia.

Galvagno probabile presidente Ars

In vista della riunione di domani e del voto per designare il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, il clima resta teso. Con buona probabilità a detenere il ruolo sarà il meloniano Gaetano Galvagno.

Foto di Salvo Annaloro

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