Riciclaggio e ricettazione di oro con controllo della mafia: i nomi degli arrestati

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Sono in totale cinque le persone arrestate dalla Guardia di Finanza stamattina a Palermo, sono accusate di dei reati di concorso esterno in associazione di stampo mafioso, riciclaggio, ricettazione ed estorsione aggravati. In manette sono finiti Francesco Luca, i figli Vincenzo e Rosario, e Sergio Rubino; ai domiciliari invece una donna, Ilenia Catalano.

L’attività investigativa avrebbe permesso di raccogliere elementi indiziari circa l’esistenza di un meccanismo di riciclaggio di oro che sarebbe stato messo in atto da una società palermitana, Luca Trading srl. 

Sulla base delle direttive impartite dal mandamento mafioso di Porta Nuova a Palermo, l’azienda avrebbe agito da collettore di grandi quantità di materiale prezioso raccolte nel territorio di riferimento sia da ladri/rapinatori sia dai relativi ricettatori. In definitiva, sarebbe emersa l’esistenza di un sistema illecito che esercitava un capillare controllo sulle attività di riciclaggio e ricettazione dei metalli preziosi di provenienza delittuosa.

La Luca Trading srl, nel triennio 2016-2018, ha dichiarato operazioni di cessione di oro per oltre 2,19 tonnellate, per un controvalore di oltre 75 milioni di euro. A finanziarla sul nascere sarebbe stato l’allora reggente della famiglia mafiosa di Borgo Vecchio.

I Finanzieri hanno disposto il sequestro di cinque imprese operanti nel settore del commercio dell’oro, nonché di somme di denaro, oro, disponibilità finanziarie, beni mobili registrati, immobili e aziende nella disponibilità di 27 indagati. Per un totale di circa 5 milioni di euro. Inoltre la Guardia di Finanza ha eseguito numerose perquisizioni, nei confronti dei soggetti a vario titolo indagati, al fine di reperire ulteriori elementi probatori a supporto delle ipotesi accusatorie formulate.

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