Portare a compimento l’opera di urbanizzazione della zona artigianale Sasi di Alcamo al fine di assegnare nuovi lotti alle imprese artigiane che lo richiedono.
È questa l’istanza che CNA Trapani, rappresentata dal presidente del settore Produzione Giovanni Marchese, ha illustrato al sindaco della cittadina Domenico Surdi e all’assessore alle Attività produttive Caterina Camarda.
Una richiesta che giunge a seguito delle sollecitazioni di diversi associati e che è stata al centro di un recente incontro svoltosi al Palazzo Comunale di Alcamo tra l’organizzazione che rappresenta gli artigiani e l’amministrazione municipale.
“Sono diverse le imprese artigiane- dichiara Giovanni Marchese – interessate a insediarsi nell’area con la propria attività”.
Una richiesta che potrà trovare accoglimento, secondo l’esponente della CNA, solo con un piano di ampliamento e riqualificazione della zona.
Proprio alla luce di una simile ottica di sviluppo , la Confederazione ha chiesto all’amministrazione comunale di provvedere all’urbanizzazione delle strade laterali.
Un intervento necessario per consentire l’insediamento di nuovi lotti e la creazione di un centro servizi a beneficio dell’intera zona e di tutte le attività produttive del territorio.
Il presidente provinciale della CNA Produzione Giovanni Marchese, che conosce bene l’area, ha inoltre voluto porre l’attenzione su un problema specifico.
Ovvero, le pompe di sollevamento delle acque reflue, che risultano sottodimensionate rispetto all’aumento dell’utenza registrato nell’ultimo periodo.
L’amministrazione ha accolto molto favorevolmente le istanze presentate.
La stessa CNA sottolinea come, in passato, il Comune abbia già manifestato grande attenzione in merito al rilancio della zona artigianale di contrada Sasi, attivandosi per mettere in moto diverse iniziative.
Tra esse, il ripristino dell’illuminazione, la cura e la manutenzione del verde pubblico che insiste nell’area.
“Accogliamo di buon grado – dichiara il sindaco Domenico Surdi – le proposte della CNA, con cui si è instaurato già da anni un dialogo fruttuoso ai fini del miglioramento della città e della qualità della vita di chi vi risiede”.
“In sinergia – aggiunge – abbiamo deciso di attivarci per cogliere tutte le possibili opportunità di finanziamento, con particolare riferimento ai fondi europei, affinché si possa completare l’opera di urbanizzazione della zona artigianale Sasi e renderla maggiormente funzionale e attrattiva”.
Realizzata nel 2002, la zona artigianale di Alcamo è nata grazie al Patto Territoriale del Golfo.
A finanziare il progetto, sono stati i fondi di Agenda 2000 erogati dal Ministero dello Sviluppo economico.
All’epoca, si insediarono nella zona undici imprese, che avevano preso parte al Patto Territoriale.
Successivamente, tramite bandi ad hoc, ad altre imprese sono stati assegnati i rimanenti lotti.
A oggi, sono trenta le aziende che hanno allocato le proprie attività nella zona artigianale Sasi.