E’ passato un anno dalla morte di Roberta Siragusa, 17enne uccisa a Caccamo esattamente il 24 gennaio del 2021. Una data che riporta alla mente tristi ricordi: la vicenda della giovane, il cui corpo bruciato fu rinvenuto in un dirupo in contrada Monte Rotondo, ha scosso l’intera opinione pubblica.
A testimonianza di ciò sono le numerose iniziative volte a ricordare oggi Roberta. Questa mattina, alle 11.30, una panchina rossa contro la violenza sulle donne è stata inaugurata in piazza Gelsi a San Nicola l’Arena. Una messa nella chiesa dell’Annunziata di Caccamo si terrà nel pomeriggio, alle 18; un momento di preghiera è previsto infine alle ore 21.30, nello spazio adiacente il campo sportivo dove la famiglia ha realizzato un piccolo giardino in memoria della 17enne. E’ lì che la giovane sarebbe stata infatti uccisa.
“Stamattina il cielo è molto cupo proprio come i nostri cuori
Lo scorso 5 gennaio si è intanto svolta l’udienza preliminare per il femminicidio di Roberta. Accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere è Pietro Morreale, ex fidanzato della giovane. A lui sono contestate inoltre le aggravanti di avere commesso il fatto contro una persona a lui legata da relazione affettiva, la premeditazione e l’aver agito con crudeltà.
Il giudice ha disposto il rinvio a giudizio per il ragazzo. L’udienza si terrà l’1 marzo nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, dinanzi la seconda sezione della Corte d’Assise di Palermo.