Femminicidio Roberta Siragusa, rinvio a giudizio per Pietro Morreale

L’udienza si svolgerà l’1 marzo nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, dinanzi la seconda sezione della Corte d’Assise di Palermo.

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L’udienza preliminare per il femminicidio di Roberta Siragusa si è conclusa col rinvio a giudizio per Pietro Morreale, ex fidanzato della 17enne. Il giovane è accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Contestate inoltre le aggravanti di avere commesso il fatto contro una persona a lui legata da relazione affettiva, la premeditazione e l’aver agito con crudeltà.

I familiari, difesi dai legali Sergio Burgio, Giuseppe Canzone, Giovanni Castronovo e Simona La Verde, si sono costituiti parte civile unitamente all’associazione “Insieme a Marianna”. L’avvocato Gaetano Giunta, del Foro di Catania, che difende l’imputato, ha avanzato richiesta di rito abbreviato. Questa si è accompagnata alla richiesta di dichiarare incostituzionale la norma che vieta l’applicazione del suddetto rito per i reati punibili con l’ergastolo.

“Il pubblico ministero, Giacomo Barbara, si è opposto – spiega a Palermo Live l’avvocato Castronovo, che difende la madre di Roberta Siragusa, Iana Brancato – nel senso che ha chiesto l’inammissibilità della richiesta di rito abbreviato e di ritenere manifestamente infondata la richiesta d’incostituzionalità. Il giudice ha accolto la nostra richiesta, rigettando quindi quella del difensore dell’imputato”. Rigettata la richiesta del legale di Morreale, si è svolta dunque l’udienza preliminare. La difesa ha così discusso la tesi avanzata fin dall’inizio, ovvero quella secondo cui Roberta si sarebbe suicidata.

Dopo due ore in camera di consiglio, il giudice ha disposto il decreto per il giudizio di Pietro Morreale. L’udienza si terrà l’1 marzo nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, dinanzi la seconda sezione della Corte d’Assise di Palermo.

Questa mattina davanti il tribunale alcuni parenti di Roberta hanno esposto, in maniera pacifica, uno striscione chiedendo giustizia per la 17enne uccisa a Caccamo quasi un anno fa.

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