Il rogo che ha devastato i locali dell’asilo Peter Pan di Palermo è un atto grave, che diviene insopportabile perchè a vivere quelle stanze colorate, tra risate di gioia, capitomboli, disegni e costruzioni sono dei bambini. Quale che sia il movente, fatto sta che quelle fiamme sembrano scottare più di tante altre, come dimostra ancora una volta il megafono dei social, con la gente profondamente indignata per l’accaduto. Complici i difficili tempi che stiamo vivendo, il vero seme di rinascita per questa città passa dalle scuole, da quell’istruzione graduale che bisogna assolutamente garantire fin dai primi anni di vita. Bruciarle equivale a mandare in fumo la speranza di riscatto.
Intanto, mentre le forze dell’ordine lavorano alacremente per dare un volto ai colpevoli, sono diverse le ipotesi volte a spiegare l’accaduto. C’è chi crede che a Palermo sia in atto un vero e proprio piano volto a vandalizzare immobli adibiti all’istruzione per poi occuparli abusivamente. Ma non solo, perchè, come spesso accade in questi casi c’è chi torna a parlare dell’esigenza, da parte della criminalità organizzata di intercettare manovalanza soprattutto nel contesto dei quartieri più indigenti. Chiamati da Palermo Live ad esprimere un parere in merito, rispondono l’Assessore alle Politiche Giovanili, Scuola, Lavoro, Salute Giovanna Marano e il Presidente delle VI^Circ. Michele Maraventano.
“Considerato che gli asili nido sono destinati ad una fascia d’età che va dai 0 ai 3 anni, mi sembra poco opprtuno se non infondato parlare di un atto riconducibile al bisogno di manovalanza da parte della criminalità organizzata. Eviterei analisi sociologiche a favore di una maggiore concretezza. L’unica cosa che trovo giusto dire è che in questo momento abbiamo solo una necessità, ovvero quella di ristabilire il servizio nel territorio. Già da domattina alle 7.30, le maestranze del Comune saranno al lavoro al Peter Pan. Chiediamo soprattutto che ci sia una rete solidale attorno a questo percorso che il Comune tenterà di attivare con tutta la celerità che il caso merita. E’ imperativo più di ogni altra cosa -conclude l’assessore Giovanna Marano – restituire servizi e certezze alle famiglie e ai bambini che abitano in quel territorio.”
L’assessore Marano, riguardo al tentativo di occupare abusivamente locali scolastici dopo averli resi inagibili afferma. “E’ una delle ipotesi sulla quale stanno indagando le forze dell’ordine, con gli inquirenti impegnati a darci una traccia e un’analisi più approfondita dell’accaduto. Il nido in questione è in piedi da quasi trent’anni. E’ stato fatto un lavoro importante sul territorio, volto a riqualificarlo. Serve un ‘utenza abbastanza ampia e per tutti questi motivi riteniamo necessario e doveroso restituirlo al più presto alle famiglie e ai bambini che lo frequentavano”.
“Da una prima analisi, l’atto vandalico che ha colpito l’asilo Peter Pan sembrerebbe riconducibile alla classica ragazzata per vincere la noia – afferma il presidente della VI^ circoscrizione Michele Maraventano. Chiaro poi, che è assolutamente legittimo pensare a motivazioni appartententi ad altre realtà proprie del tessuto sociale in questione. Si potrebbe credere alla volontà della malavita di togliere i bambini dai contesti scolastici per dare loro alternative poco edificanti. Ma è una congettura non del tutto convincente se si pensa che stiamo parlando di bimbi di un asilo nido. All’ipotesi che possa trattarsi del tentativo di rendere inagibili i locali per occuparli abusivamente credo poco. Non fosse altro per il fatto che per renderli nuovamente vivibili bisognerebbe approntare spese non indifferenti. A meno che non vi sia un terzo soggetto pronto ad anticipare la somma. Credo comunque che sia un modus operandi ormai lontano dai nuovi assetti della malavita.“
Il presidente della VI^ circoscrizione torna invece a parlare del contesto sociale in cui è avvuto l’atto vandalico del Peter Pan, e lo fa raccontando un episodio vissuto in prima persona.”Due anni fa, nell’ambito di una manifestazione nella villetta Impastato, laddove fu bruciata una targa commemorativa, a mettere in imbarazzo i presenti fu un ragazzino di non più di 15 anni. Incurante della presenza delle forze dell’ordine, e infastidito per il divieto di entrare con il motorino nella villetta, cominciò a suonare senza sosta il clacson con l’intento di rovinare la celebrazione. Davanti ad un poliziotto basito da tanta tracotanza, dovetti allontanarlo personalmente. Per farlo sono dovuto scendere al suo stesso livello comunicativo, quello rude, spesso l’unico per farsi capire da certi soggetti. Ecco, questa è la mentalità con cui, a Palermo, in particolare nei quartieri periferici più disagiati abbiamo a che fare.”
Profondamente turbato dall’accaduto anche il sindaco di Palermo Orlando. “La vandalizzazione dell’asilo Peter Pan nel quartiere Cep, uno dei tanti gioielli delle scuole d’infanzia che servono a dare un futuro diverso e migliore ai tanti bambini della nostra città, è un atto di barbarie e di inciviltà e un furto di futuro. Ma abbiamo reagito e reagiremo sempre convinti come siamo che nessuno può rubare il futuro ai nostri bambini“.