Cronaca di Palermo

“Roveto Ardente”: murale in memoria di Padre Pino Puglisi a Brancaccio

Un nuovo murale colora la città di Palermo. Dopo quello di Falcone, disegnato sul fianco di un palazzo di ben 11 piani all’incrocio tra via Sampolo e via Duca delle Verdura, spunta quello in memoria di Padre Pino Puglisi, in piazza Anita Garibaldi, a Brancaccio. Proprio lì dove c’è la casa museo dedicata al sacerdote ucciso dalla mafia e adesso fatto beato.

Qui, Igor Scalisi Palminteri, ha realizzato un monumentale polittico urbano dal titolo “Roveto Ardente”, ritraendo il sacerdote ucciso dalla mafia. “Il fiammifero che spegnendosi ha appiccato il fuoco eterno della vampa del coraggio, quel roveto ardente appunto che è profondamente presente nella cultura delle religioni del Mediterraneo”. Si legge in una nota della Fondazione Falcone. “Cultura e bello dove don Pino, da poco proclamato Beato, combatté la sua battaglia perché i ragazzi riconquistassero la loro libertà dalla mafia“. 

IL PROGETTO

Il progetto Spazi Capaci/Comunità Capaci ha l’obiettivo di riconquistare gli spazi e tornare a viverli attraverso le opere in un progetto sperimentale di “memoria 4.0”, che, partendo inizialmente da luoghi di Palermo simbolo della vitalità della lotta civile contro la mafia, compie un viaggio attraverso tutto il Paese.

GLI ALTRI MURALES

Un altro murale sarà quello realizzato presso l’aula bunker del carcere Ucciardone dal titolo “Branco”. 54 cani a grandezza naturale a ricordare gli anni di piombo che annichilirono Palermo. In estate, inoltre, verrà realizzato, su un altro edificio in via Sampolo, a pochi metri dall’Aula Bunker del carcere Ucciardone, quello in memoria di Paolo Borsellino. Infine, “Palerma”, l’ultima delle opere previste e che dovrebbe essere inaugurata il 23 maggio, proprio nel giorno della ricorrenza della strage di Capaci. Come suggerisce lo stesso titolo, si tratterà di una donna in attesa che facciano ritorno il giudice Falcone e la moglie Francesca Morvillo.

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Francesca Catalano