Hanno rubato la carrozzina elettrica di una disabile, con la scusa di volerci «fare un giro». E dopo l’hanno sfasciata. La vittima è Clemy Spinelli, 34enne studentessa di archeologia a Siena.
I fatti risalgono alla notte tra il 22 e il 23 luglio. «Non è la prima volta che accade» ha denunciato su Facebook la donna, nota per il suo impegno civile. «Hanno opportunamente smontato la mia carrozzina, volevano solo fare un giro, ci pensate? Un giro» si è sfogata Spinelli, che ha definito quella dell’evento «la notte più brutta della mia vita». «Sono stata informata dalla Questura che la carrozzina è in condizioni disumane» – ha continuato – «questo significa che mi avete spezzato le gambe», poiché «la carrozzina è l’unico modo che ho per muovermi per le strade di Siena». Tuttavia, aggiunge, «non avete certo annichilito la mia voglia di combattervi e farvi la guerra, alla vostra pochezza umana. I disabili, i disagiati e disadattati siete voi da sempre e per sempre» si legge nello sfogo a mezzo social.
“Non è una ragazzata”. Si legge nel profilo Facebook di Luciano Ragno, noto giornalista de “Il Messaggero” e amico della donna. “Ci facciamo un giro ?”. Uno per volta ci salgono. E via per la notte calda di Siena. Ridono. Sbandano. La notte brava finisce contro un muro. Fuggono. E la carrozzina a motore di una giovane, Clemy Spinelli- è una mia dolce amica- è un ammasso di rottami. Non liquidiamolo con il frettoloso: “Sono ragazzi, che hanno fatto di male?”. Sono irresponsabili. Hanno rotto le “gambe” a una giovane come loro. E vanno puniti.