Russia, incubo nucleare: «Useremo le nostre armi solo se minacciati»

La provocazione della Russia: “Useremo le armi nucleari se provocati”. C’è la paura che Putin, vedendosi alle strette possa anche ricorrere ad altre armi non convenzionali

Mariupol

Dopo circa un mese dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il Pentagono ha fatto valutazioni sullo stato della guerra. Che convergono con altre analisi condotte dagli alleati. Le truppe di Putin appaiono quasi impantanate, incapaci di coordinare le proprie operazioni, e con problemi di comunicazione tra le forze aeree e quelle di terra. Inoltre, dopo il fallimento della guerra lampo, cresce la frustrazione tra le truppe. Alcune fonti assicurano che talvolta i militari non possono combattere a causa dei “geloni”, provocati dalla mancanza di un equipaggiamento adeguato al freddo. E pare stiano anche finendo le scorte di munizioni e cibo. Secondo gli ucraini l’esercito russo avrebbe scorte solo  per due-tre giorni. Pare che la mancanza di carburante abbia già costretto i russi ad abbandonare diversi mezzi blindati per le strade.

RUSSIA: «NUCLEARE SOLO SE MINACCIATI»

Alla luce di queste considerazioni,  non possono non destare preoccupazione le dichiarazioni del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, rilasiare  in una intervista  alla Cnn: «La Russia userà armi nucleari solo se la sua stessa esistenza fosse minacciata». Ha comunque assicurato che le truppe russe “non stanno colpendo obiettivi civili” e non hanno intenzione di occupare l’Ucraina.  aggiungendo che tra gli obbiettivi “dell’operazione militare speciale” c’è la demilitarizzazione del Paese e l’eliminazione dei battaglioni nazionalisti ucraini.

CONTINUA A LEGGERE