Sale la tensione: protesta degli ambulanti contro la chiusura dei mercatini

I mercatini rionali restano chiusi. A Falsomiele e in Viale Francia, la protesta dei venditori

Stamane, i venditori ambulanti dei mercatini rionali hanno iniziato una protesta di dissenso a tutto ciò che sta succedendo nel loro ramo.
Nonostante la fase 2  stia proseguendo attivamente con la riapertura di molti negozi e centri commerciali, i mercatini rionali non hanno ancora il permesso di far parte di questa ritrovata normalità e rimangono blindati.

LA VICENDA

Già giorni fa era stata fatta presente la lista settimanale dei mercatini, con annessa didascalia riguardo alla capienza, al numero massimo di persone da poter accogliere e così via, ma poi tutto annullato.
Un tira e molla che ha ovviamente innervosito i lavoratori.

Ieri un barlume di speranza per i venditori, quando il Comune aveva convocato per le 16 una riunione con i rappresentanti dei commercianti autorizzati alla vendita ambulante nei mercati in vista della riapertura ma “preso atto dell’assenza dell’organizzazione maggiormente rappresentativa”, ha detto l’assessore alle Attvità produttive Leopoldo Piampiano, ” l’Amministrazione non può che comunicare che nessun provvedimento di riapertura dei mercati rionali può essere in atto emanato e che qualsiasi attività di vendita dovrà quindi considerarsi non in regola con le vigenti normative e come tale sanzionata”.

LE ACCUSE

A detta del Comune lo stop è stato deciso perché i commercianti non avrebbero voluto sottoscrivere gli adempimenti relativi al rispetto di norme di prevenzione sanitaria ma dall’altra parte il sindacato che rappresenta i commercianti, accusa di aver stravolto l’intesa raggiunta e quindi di aver dato una ricostruzione falsa.

Questa mattina in Viale Francia e a Falsomiele è iniziata perciò una protesta pacifica. Gli ambulanti avevano l’intenzione di posizionare le bancarelle senza però vendere, rispettando il distanziamento sociale. Ma con l’intervento delle forze dell’ordine, i tavoli sono rimasti chiusi.

Il coordinatore Giovanni Felice del direttivo Confimprese, era stamane in Viale Francia e racconta: “Il mercatino di Falsomiele secondo gli uffici non esisteva e invece abbiamo scoperto che c’è una graduatoria in piedi dal ’96 e il Comune non ha ancora chiuso l’istruttoria per le assegnazioni”. Secondo Felice, gli ambulanti sono pronti a rispettare le regole anti Covid, anzi hanno preso tutti gli accorgimenti necessari. Ciò che non accettiamo è il taglio dei mercatini, così l’amministrazione ci manda ‘kaputt’

A Falsomiele per bloccare i mercatari sono stati addirittura chiamati i carabinieri in tenuta antisommossa che hanno presidiato l’area.

LA POSSIBILE SOLUZIONE

 Marcello Susinno, consigliere comunale presente sul posto spiega “Sembrerebbe che occorra un’ordinanza del Sindaco che dia il via. Nessuno vuole togliere la possibilità ai mercatari di lavorare, ma dalle parti di viale Francia monta anche la protesta dei residenti. C’è chi si è fatto il giro di tutti i condomini per distribuire i fogli per raccogliere migliaia di firme da inviare sul tavolo del sindaco. Percepisco che le preoccupazioni montano per i rischi connessi al Coronavirus – continua Susinno – ed è per questo che ho scritto a Orlando affinché si valuti al più presto lo spostamento del mercato nell’area tra via Monti Iblei, via Biagio Pace e via Cannarrozzo, che si presterebbe maggiormente ad accogliere il mercatino il martedì attenuando i disagi per i residenti in assenza di palazzi dando al contempo la possibilità ai mercatari di potere lavorare regolarmente e in condizioni di sicurezza“.

LE PAROLE DEL SINDACO

Orlando ieri aveva spiegato: L’amministrazione comunale ha predisposto piani di intervento ed utilizzo dettagliati per ciascun’area ove insistono i mercati rionali, anche con il coinvolgimento delle aziende partecipate ed in collaborazione con le forze dell’ordine. Sono piani predisposti in conformità alle prescrizioni previste nei provvedimenti pubblicati nelle ultime ore a livello nazionale e regionale ed alle quali tutti sono tenuti ad adeguarsi. Gli uffici hanno fatto un lavoro che mira a tutelare prima di tutto la salute dei cittadini, tenendo ovviamente conto delle esigenze di tutti. Ci auguriamo che a queste prescrizioni di buon senso tutti si adeguino, altrimenti il danno sarà per tutta la comunità, a partire dai commercianti che non potranno riprendere la propria attività”.