Salvini e il processo Open Arms, udienza a dicembre: Richard Gere testimone
L’attore americano Richard Gere sarà sentito come testimone al processo Open Arms, che vede Matteo Salvini accusato di sequestro di persona. Oltre alla star, saranno sentiti anche Giuseppe Conte e Luigi Di Maio
Slitta al 17 dicembre il processo sul caso Open Arms che vede l’ex ministro Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Lo ha deciso il presidente della II sezione penale di Palermo, Roberto Murgia, dinanzi al quale si è celebrata oggi l’udienza nell’aula bunker del carcere di Pagliarelli. Fra i testimoni ammessi anche l’attore Richard Gere.
Il processo a Salvini, Richard Gere testimone
Sulla possibilità di fare deporre anche l’attore americano era contraria, oltre che la difesa di Salvini, anche la procura di Palermo. Ma i legali di Open Arms hanno ribadito che Gere si trovava a bordo della nave proprio il 9 agosto 2019 e “ci può riferire quali fossero le situazioni complessive a bordo”. Il presidente ha quindi rinviato il processo al 17 dicembre.
Il giudice ha quindi deciso che la star di Hollywood possa dare un contributo nella ricostruzione dei fatti di quanto avvenne a bordo della della nave Ong. Tra i testimoni ammessi anche il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e tre ex ministri del governo Conte uno: l’ex vice premier Luigi Di Maio e gli ex ministri ai Trasporti Danilo Toninelli e alla Difesa, Elisabetta Trenta. Citati anche l’ex direttore dell’Aise e l’ex premier maltese Muscat.
“Ditemi voi quanto è serio un processo dove verrà da Hollywood a testimoniare sulla mia cattiveria Richard Gere. Spero che duri il meno possibile perchè ci sono cose più importanti di cui occuparsi”. Lo ha detto Matteo Salvini. “Mi spiace solo per due cose”, ha aggiunto. “Per il tempo che tolgo ai miei figli – ha aggiunto – e per i soldi che gli italiani spendono per questo processo politico organizzato dalla sinistra in un anno in cui gli sbarchi raddoppiano nonostante il covid. Difendere i confini, la sicurezza l’onore di un Paese è un dovere, andare a processo perchè ho fatto il mio dovere è surreale”.
Salvini twitta dall’aula bunker
Le dichiarazioni dopo l’udienza
“”Difendere i confini, la sicurezza l’onore di un Paese è un dovere, andare a processo perchè ho fatto il mio dovere è surreale. Non mi pento di niente, ho solo fatto il mio dovere. C’è una nave spagnola che ha compiuto un abuso, una nave spagnola che si rifiuta di andare in Spagna compie un abuso. Mi sembra semplice”. Lo dice l’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, all’uscita dall’aula bunker del carcere Pagliarelli.
“Le navi spagnole vanno in Spagna. Io facevo il ministro in Italia e conto di tornare a farlo e le navi spagnole vanno nei loro porti”.