Valorizzare e coinvolgere il ruolo delle fedi religiose, dei rappresentanti delle professioni e delle istituzioni scientifiche
per promuovere soluzioni pratiche per affrontare il cambiamento climatico attraverso un documento che sarà presentato alla Cop 28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2023, in programma dal 30 novembre al 12 dicembre 2023 a Dubai.
È questo l’obiettivo del convegno dal titolo “Le religioni, le professioni e le istituzioni scientifiche insieme per tutelare il pianeta”, che si terrà venerdì 24 novembre, a partire dalle 9, nella basilica abbaziale di San Martino delle Scale (piazza platani sette Monreale), al quale parteciperanno il Ministero dell’ambiente e della Sicurezza energetica, il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, l’assessore regionale all’ambiente, Elena Pagana, l’assessore all’Economia Marco Falcone, il presidente della Conferenza episcopale siciliana, Monsignor Antonio Raspanti, il magnifico rettore della LUMSA, Francesco Bonini, Monsignore Michele Pennisi e, per la Fondazione Giuseppe Benedetto Dusmet, l’avvocato Michele Pivetti Gagliardi.
E ancora, Mustafa Ceric, Grand Mufti Bosnia ed Herzegovina, SHeyk Badri Al Madani, Imam della Moschea al Jamila al Gran cancelliere di Palermo, Patrick Hollow vicario per la Sicilia Arcidiocesi ortodossa Italia del patriarcato di Costantinopoli, padre Martin Jan della chiesa ortodossa romena, Cesare Moscati, rabbino capo di Napoli, Pino Zingale, procuratore regionale della Corte dei conti sezione giurisdizionale per la regione siciliana, Alessandra Gallone, consigliere del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin
“Un convegno – spiega Cristiano Bevilacqua, responsabile scientifico della Fondazione e dell’Osserbatorio giuridico della Conferenza episcopale siciliana, Che rappresenta la piattaforma per il dialogo tra tutte le religioni e le culture professionali e scientifiche per individuare prospettive e soluzioni concrete per fronteggiare la crisi climatica, coinvolgendo tutti i protagonisti della tutela della terra che presenteremo alla Cop 28, in coerenza con l’esortazione apostolica Laudate Deum”.
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