Sanità, il successore di Razza e un’eredità con un occhio alle regionali

Successione interna, tecnico o rimpasto? Quale sarà il futuro dell’assessorato che fu di Ruggero Razza? Ne parliamo con il deputato regionale Carmelo Pullara.

vaccinazioni

“Morto un Papa se ne fà un altro”, recita un vecchio detto popolare. E così sarà anche per il ruolo di assessore regionale alla Sanità, dal quale si è dimesso improvvisamente qualche giorno fa Ruggero Razza. Ad oggi, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha assunto la delega ad interim, trasferendo il dibattito politico ad un momento successivo alla discussione della legge finanziaria, attualmente trattata in aula all’Ars.

Una cosa è certa: chiunque succederà nel ruolo avrà l’onere e l’onore di ridare smalto ad un assessorato sul quale è calata la sfiducia popolare, anche alla luce di alcuni errori grossolani, come quello accaduto ieri nei conteggi dei casi covid siciliani.

Un incoveniente avvenuto nel peggior momento possibile, con gli occhi dell’opinione pubblica puntati addosso in seguito agli sviluppi delle indagini giudiziarie in quel di Trapani.

Oltre al sopracitato carico dal punto di vista delle pressioni e delle aspettative, c’è da aggiungere che l’assessorato alla Sanità gioca un ruolo cruciale anche negli equilibri del Governo regionale e delle future alleanze in vista delle elezioni regionali del 2022.

L’OPINIONE DI CARMELO PULLARA: “INTERIM DI TRE MESI, POI SI PUO’ DISCUTERE”

Intervenuto ai nostri microfoni, il deputato regionale Carmelo Pullara ha così commentato l’attuale quadro politico in seno al Governo Regionale.

“Penso che, per la situazione che si è venuta a creare e in attesa che gli scenari si chiariscano, sarei cauto in ogni valutazione. La sostituzione dell’assessore alla Sanità non penso che sia un argomento che ad oggi Nello Musumeci intenda prendere. Sulla sanità, in questo momento, sia a livello nazionale che a livello regionale, mi pare che ci sia la necessità di una guida ferma, decisa e soprattutto delegata. Più delegato del presidente della Regione, eletto dai siciliani, non ce ne in questo momento”.

Sull’interim del governatore, Pullara immagina un orizzonte lungo un paio di mesi. “Io non penso che possa durare, deve durare sicuramente per un paio di mesi fino ad uscire dal tunnel della terza ondata di covid e finché le vaccinazioni non prenderanno piede. In Estate se ne potrà parlare. Sarà il momento di programmare e ricostruire. In quel caso scegliere qualcuno sarebbe la cosa giusta”.

Il deputato si spinge poi oltre, parlando di quello che potrà essere il futuro del Governo Regionale. “Passata questa fase, io sarei un pò più ampio. Parlerei di un rimaneggiamento del Governo nella sua interezza. Non c’è niente di male. La rotazione nei vertici della P.A. è una cosa non solo codificata e prevista, ma anche obbligatoria. Non capisco perchè in politica, quando si parla di rimpasto, ci sia un irrigidimento”.

Sulla possibilità di un passaggio di consegne all’interno dell’alveo della maggioranza, Pullara si dice possibilista, non escludendo strade alternative a quella del primo partito, ovvero Forza Italia. “Potrebbe andare (l’assessorato n.d.r.) ad un partito che ha minori deputati, ma che ha più caselle. Questo ragionamento può anche riguardare gli equilibri dell’Assemblea. Ci possono essere più espressioni di presidenza o altro, riguardanti un partito che, se ridimensionate, posso vederlo ambire a quel posto. Oggi non è il momento di parlarne. Però non deve essere un interim lungo, come successo con i Beni Culturali, li si sbaglierebbe. Un interim di tre mesi è, nell’interesse dei siciliani, corretto”.

IL SUCCESSORE DI RAZZA: LA SOLUZIONE INTERNA

L’interregno del governatore alla Sanità certamente andrà avanti ancora per un pò, ma non per sempre. Da qui a fine legislatura la delega sarà probabilmente riassegnata. Ma a chi?

La soluzione più ovvia parlerebbe di una riassegnazione in seno al partito del presidente della Regione. Fra i nomi più in quota vi è quello di Alessandro Aricò, uomo di fiducia e di esperienza politica. La scelta del nome però potrebbe ricadere anche su un tecnico, magari per dare quella sicurezza venuta meno proprio a causa delle polemiche degli ultimi giorni.

A queste due soluzioni organiche a Diventerà Bellissima però, potrebbe aggiungersene una terza, legata al cambio degli equilibri in seno all’Ars ma anche in vista delle prossime elezioni regionali.

L’ATTACCO DI CATENO DE LUCA A RAZZA E MUSUMECI

Di nomi certi ancora non ce ne sono, ma è chiaro che una possibile discesa in campo dell’attuale sindaco di Messina Cateno De Luca potrebbe trovare più di un consenso nell’arco del centrodestra siciliano. Un contendente ostico per qualunque avversario, soprattutto se Nello Musumeci decidesse in futuro di volere ricandidarsi.

Il primo cittadindo peloritano si è lanciato in un attacco durissimo proprio nei confronti del governatore siciliano, accussandolo di essere connivente con l’ex assessore Razza. “Musumeci si deve dimettere perché è il responsabile di questa situazione, ma farà di tutto per restare incollato alla poltrona. Che ci fosse la connivenza con Ruggero Razza è matematico: l’assessore non andava a fare la pipì se non parlava con lui. Musumeci sapeva tutto quello che faceva Razza, quindi è ovvio che della manipolazione dei dati, se di questo si tratta, il governatore sapeva e si deve dimettere”. 

L’ALTERNATIVA DI MAGGIORANZA

Ma è chiaro che l’ago della bilancia, sugli equilibri presenti e futuri, è rappresentato da Forza Italia. Il lavoro istituzionale e di raccordo di Gianfranco Miccichè ha fatto salire a 14 la composizione della truppa dei deputati azzurri all’interno dell’Ars, con un gruppo che rappresenta tutte e nove le province siciliane.

Proprio per questo non è da escludere a priori un possibile passaggio di consegne per la delega alla Sanità. In questo caso, fra i nomi papabili, tornerebbe d’attualità quello di Margherita La Rocca Ruvolo, presidente proprio della commissione Salute. Un nome, quello dell’ex sindaco di Montevago, che potrebbe anche dare un tocco femminile ad una Giunta che ad oggi conta soltanto un assessore donna, ovvero Daniela Baglieri.