Oggi è l’arancina day! Il 13 dicembre è la festa di Santa Lucia e, oltre alla tradizione cristiana da cui la ricorrenza ha origine, si mangia l’arancina. No a pane e pasta, ma senza rinunciare alle prelibatezze.
L’arancina è uno dei più famosi street food della cucina siciliana. A Palermo, per tradizione, si consuma nel giorno di Santa Lucia. L’imperativo è niente pane e pasta, senza rinunciare alla buona cucina.Eccovi la ricetta dello chef Giuseppe Roccaforte, del ristorante Stabile 169.Propone due versioni: l’arancina alla carne e l’arancina gourmet al nero di seppia con ricci, ostrica, gambero, burrata e nocciole.
INGREDIENTI
PER IL RISO
PER IL RAGU’
PER LA PASTELLA
PER LA FRITTURA
PREPARAZIONE
PER IL RISO
Mettere a bollire acqua (per 500 gr di riso in circa 1,2 Lt) il riso, il burro, lo zafferano, una foglia di alloro e il sale. Attendere la cottura (circa 15 minuti). Lasciare riposare nella pentola per un tempo di 5 minuti. Spianare il riso in modo omogeneo su un piano. Fare raffreddare. Preparare la legatura con circa 150 ml di acqua, 100 g di farina 00, 1 tuorlo d’uovo.
Preparare l’arancina mettendo all’interno due cucchiaini di ragù. Chiuderle e passarle in maniera omogenea nella legatura. Attenzione, la pastella non deve essere troppo densa. Successivamente passarle nel pangrattato (questo procedimento può essere ripetuto 2 volte). Per non fare appiccicare il riso, bagnarsi le mani con l’acqua.
Fare scaldare 1 litro di olio di semi ad alta temperatura e procedere alla frittura.
In un piatto fondo inserire la crema di tuma persa e un cucchiaio di ragù, adagiare l’arancina.
INGREDIENTI
PER IL RISO
PER IL RIPIENO
PER LA PASTELLA
PER LA FRITTURA
PREPARAZIONE
PER IL RISO
Mettere a bollire acqua (per 500 gr di riso in circa 1,2 Lt) il riso, il burro, lo zafferano, una foglia di alloro e il sale. Attendere la cottura (circa 15 minuti). Lasciare riposare nella pentola per un tempo di 5 minuti. Spianare il riso in modo omogeneo su un piano. Fare raffreddare. Preparare la legatura con circa 150 ml di acqua, 100 g di farina 00, 1 tuorlo d’uovo.
Preparare l’arancina mettendo all’interno la burrata, il gambero, l’ostrica, le nocciole. Chiuderle e passarle in maniera omogenea nella legatura. Attenzione, la pastella non deve essere troppo densa. Successivamente passarle nel pangrattato (questo procedimento può essere ripetuto 2 volte).
Fare scaldare 1 litro di olio di semi ad alta temperatura e procedere alla frittura.
In un piatto fondo inserire la crema di tuma persa, adagiare l’arancina e guarnire con un cucchiaio di ricci.